Prezzi in classifica: una 'ripresina' per gli alberghi

L’andamento dell’economia globale del primo semestre 2013, vista da una camera d’hotel, ha un nome: ‘ripresina’.

Niente di sensazionale, ma i primi, timidi segnali di una inversione di tendenza sembrano manifestarsi. Lo dice l’Analisi sull’andamento dei prezzi degli hotel nel mondo realizzata da Hotels.com e relativa al primo semestre di quest’anno.

“I prezzi pagati da un viaggiatore sono saliti del 2 per cento nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2012” sostiene David Roche, presidente di Hotels.com. La crescita è ancora contenuta, ma “è in linea con la lenta ripresa delle tariffe che abbiamo registrato sin dall’inizio del 2010”.
Un trend di risalita che sta riportando i prezzi degli alberghi ai livelli del 2006, ovvero a prima della crisi economica mondiale.

La classifica: Oman la meta più cara
Secondo lo studio, la meta più cara al mondo come prezzi degli hotel nel primo semestre è stato l’Oman, con una media di 221 euro a notte. A seguire le Seychelles, con 210 euro e Monaco/Montecarlo con 194 euro. Fra i dati più rilevanti, l’uscita dalla top ten della Svizzera, malgrado Ginevra rimanga una delle città più care al mondo per il costo degli hotel. L’Italia occupa la 22esima posizione

Focus Italia, le zone d’ombra
Una crescita del 4 per cento nei primi 6 mesi dell’anno, ma un panorama a macchia di leopardo, con parecchie zone d’ombra. È questa la fotografia dell’Italia scattata dall’analisi di Hotels.com, che evidenzia come il calo del turismo domestico abbia in qualche maniera calmierato i possibili aumenti di prezzo degli alberghi.

I dati completi sono consultabili su 'Un anno di TTG', disponibile anche online.

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