Blu Hotels, la formula italiana che funziona

Se fosse seduto al tavolo verde, Nicola Risatti, presidente di Blu Hotels, sbaraglierebbe il banco: la catena di hôtellerie italiana ha chiuso l'anno con il segno più davanti a tutti gli indicatori e per il 2014 annuncia un'ulteriore crescita.

"Sono cifre positive che valgono ancora di più visto il periodo difficile per il settore", commenta il manager. I ricavi del 2013 sono saliti dal 77 al 79 per cento, sfiorando i 57 milioni di euro: di pari passo le presenze, passate da 1.035 a 1.101 milioni negli ultimi 12 mesi.

"È un dato che deriva anche dall'incremento di stranieri - sottolinea Risatti -: il 58 per cento dei nostri clienti provengono dall'estero". Germania, Belgio e Regno Unito i bacini di provenienza dove Blu Hotels raccoglie maggior successo, ma negli ultimi anni inizia a crescere anche la quota di presenze dei mercati dell'Est: "Russia, Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca sono mercati in crescita per noi", conferma Giancarlo Santoni, business intelligent & development.

Non a caso, Blu Hotels ha scelto di rafforzare la propria presenza alle fiere di settore internazionali: "È un canale che riteniamo strategico", sottolinea Risatti, che approfitta per togliersi un sassolino dalla scarpa: "Purtroppo sentiamo la mancanza del supporto dell'Enit".

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