La risposta di Roma

"La capitale d’Italia non si merita questo". È Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri, a condensare in una sola frase quello che non solo chi lavora nel turismo, ma chi vive in Italia pensa in questi giorni, davanti a Roma messa sotto attacco dalla stampa internazionale.

Dopo l’affondo, durissimo, del New York Times della scorsa settimana, che in prima pagina ha pubblicato un articolo sul degrado della città, mettendo insieme l’incuria, i trasporti a singhiozzo, il caos a Fiumicino dopo l’incendio e l’inchiesta Mafia capitale, non è passato troppo tempo prima che anche i ‘cugini d’Oltralpe’ di Le Monde proponessero la loro visione di Roma.

‘Roma, la degradata’ si intitola l’articolo. E non è il caso di scendere nei dettagli, che sono sempre gli stessi: servizi inefficienti, sporcizia, incuria. “Caos organizzato? Incuria cronica? Menefreghismo generalizzato? Già messa male, la reputazione della città è oggi vicina allo zero», conclude il giornale.  

Un attacco violento quello che ha colpito la città eterna in questi giorni, un attacco al quale hanno provato a reagire gli albergatori, con il presidente di Ada Lazio, Roberto Necci, che ha chiesto un incontro con la stampa estera presente a Roma per cercare di salvare l’immagine della città.

"Importanti testate internazionali hanno attaccato la città in maniera ingenerosa – dice Necci -. Per tutti noi che viviamo di turismo è evidente che ci siano dei problemi, ma è anche vero che enfatizzare solo gli aspetti negativi non solo scoraggia i turisti, ma rischia anche di vanificare tutto il lavoro che l'industria privata sta facendo per cambiare una situazione per molti aspetti difficile, ma non così drammatica come viene dipinta".

E anche alcuni romani doc, come Alessandro Gassmann sono scesi in campo, chiedendo ai cittadini di prendersi cura del decoro della città.

Ora il sindaco Marino ha nominato i nuovi componenti della Giunta: fra loro Luigina Di Liegro, consigliera comunale del Pd che prende la delega al Turismo. Posizione per nulla invidiabile in questo periodo storico.

Anche per Roma, forse, è arrivato il momento di rendersi conto che la bellezza, da sola, non basta: il turismo non è una pianta spontanea e un danno d’immagine come quello attuale può costare caro.

Intanto, Federalberghi Roma ha lanciato un video: "Noi ci siamo rimboccati le maniche" dicono. E si attende un cenno dalle istituzioni.

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