Tassa soggiornoSe il cliente non paga tocca all’hotel

Per chiudere se non in pareggio almeno non in rosso totale i costi dei comuni, dopo l’annuncio di una legge di stabilità che dovrebbe tagliare le tasse sulla casa, arriva l’ipotesi di intervenire sulla tassa di soggiorno. Ed è un’ipotesi che non piacerà agli albergatori in prima battuta e a tutti gli operatori dell’inbound a seguire.

Ma sono gli albergatori quelli che soffriranno maggiormente: secondo il Corriere della Sera infatti, nella nuova impostazione della tassa allo studio dei tecnici del ministero dell’Economia e dei Beni Culturali, ricadrebbe proprio su di loro il peso maggiore delle nuove regole.

Per eliminare i casi di ‘evasione’ dalla tassa, che si verificano abitualmente, poiché il balzello viene conteggiato a parte rispetto al conto dell’hotel, toccherebbe proprio agli albergatori pagare di tasca propria se il turista non paga. Un colpo non da poco per gli albergatori, considerando che in alcuni casi si parla di 7 euro a persona a notte.

Altra iniziativa allo studio dei tecnici è quella di creare un incentivo fiscale che spinga anche le città che finora non l’hanno introdotta a fare ricorso all’imposta. Inoltre, l’idea è quella di slegare l’importo della tassa dal numero di stelle dell’hotel, fissando invece una percentuale sul costo totale del soggiorno.

Non si pensa, invece, ad aumentare il tetto massimo: la tassa di soggiorno applicata dai comuni italiani è molto alta rispetto a quelle internazionali, e aumentarla ulteriormente non porterebbe buoni risultati.

Con questi presupposti, si prevede un autunno caldo per albergatori e operatori incoming.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana