Radaelli, Enit:“Il mandato è finito, ora tocca al cda”

"Ho completato tutte le attività che mi sono state richieste dalla legge. Ora la palla passa al nuovo presidente”.

Cristiano Radaelli dice la sua sul caos che circonda Enit in questi ultimi giorni, con più di un soggetto che tira il commissario per la proverbiale ‘giacchetta’.

“Mi è stato comunicato che la nomina del presidente è stata ratificata dalla Corte dei Conti – dice –: a questo punto la mia attività è arrivata al termine e a brevissimo convocheremo i nuovi organi direttivi”. A chi invece sostiene che la legge prevede come compiti del Commissario ancora diversi passaggi relativi alle questioni del personale, Radaelli risponde con tranquillità: “Sto precedendo in linea con i dettami della legge” dice, e traduce: “Ho fatto tutto quello che dovevo fare”.

Alla presidente Christillin il commissario straordinario lascia “un’Enit riprogettata, modificata e trasformata in una nuova organizzazione. Adesso toccherà al nuovo direttivo reperire i finanziamenti per farla funzionare e acquisire le competenze necessarie, sia già presenti internamente che reperendole all’esterno”.

Il bilancio a caldo dell’esperienza alla guida di Enit, a pochi giorni dal saluto definitivo, Radaelli lo traccia con una voce un po’ provata: “Diciamo che è stata un’esperienza molto interessante per chi, come me, aveva sempre lavorato in aziende private. Non sempre è stato facile, ma è stata decisamente interessante e formativa”.

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