L'Italia che piace

Segnali positivi e una scommessa sui mercati consolidati.

È questo il trend che i tour operator italiani che vendono l’Italia segnalano per il 2016 appena iniziato. “Al momento – spiega Mally Mamberto, presidente del consorzio Incoming Italia – anche grazie alle disavventure  di altri Paesi come la Tunisia e l'Egitto stiamo registrando un lieve aumento delle prenotazioni quasi in tutta Italia, sia per quanto concerne il turismo individuale su gomma, sia con il trasporto  ferroviario che crocieristico”.

Una tendenza in linea con l’andamento positivo del 2015 che, come ha evidenziato ieri l’Istat con i suoi ultimi dati, ha chiuso con un incremento sia di arrivi che di presenze sul 2014.

“L'Italia sembrerebbe essere considerata una delle mete “sicure” per la prossima stagione estiva – spiega Deborah Valente, titolare di Valentour in Calabria -. Il mercato tedesco sembra si stia rafforzando ancora di più e si stanno facendo strada nuovi  bacini. Per la nostra destinazione – annuncia – gestiremo nuovi  charter su Serbia, Israele e mercato slovacco”. I mercati tradizionali, come quello tedesco, appunto, sembrano essere la leva per vincere nel 2016. La conferma di un’attesa molto positiva arriva anche da Ivan De Beni, amministratore delegato di Europlan: “È sempre più  difficile fare programmazione e quindi pronostici – dice - ma sull'area del lago di Garda ci aspettiamo risultati  sorprendenti da parte della Germania”.

Ci sono, però, alcuni problemi che potrebbero pesare sull’andamento dell’inbound nel BelPaese e gli operatori non lo nascondono. “Il terrorismo è  la grossa incognita che pesa sul futuro del turismo, e non solo, per la  stagione 2016, ma anche per le successive - spiega Mally Mamberto -. L'Italia non è ancora stata toccata, però  la paura c'è sempre”.
Altro tema è la debolezza del mercato russo: “La situazione economica e la politica interna russa non ci fanno ben sperare per questo mercato” conferma Marco Corbellini, titolare di Enoria Viaggi.

Anche sul fronte del  prodotto gli operatori sembrano voler andare sul sicuro riconfermando, come  nel caso del t.o. siciliano Norma Vacanze, la precedenza al classico mix  della vacanza Made in Italy basato sull'abbinata mare/cultura. “Puntiamo al  classico binomio cultura e relax” conferma anche il titolare di Abc  Travel, Raffaele Ercolano. Cautamente ottimista è anche Alfonso Baldazzi, titolare di Welcome Systems: “Più che di aspettative sul 2016 potremmo  parlare di speranze: alla luce degli scenari nuovi che hanno portato a  limitare, se non addirittura ad annullare il prodotto Turchia ed Egitto  dalle programmazioni di grossi tour operator – dice – potremmo ipotizzare  un aumento di traffico sul nostro Paese”.

Ma a fare da cornice alle prospettive del turismo in Italia nel 2016 gli operatori sottolineano un punto focale, che rende più difficile il loro lavoro. “C’è una mancanza presso lo Stato italiano di una coscienza turistica che cerchi di sollevare le sorti di questo settore a  livello internazionale” è la denuncia della presidente Mamberto.

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