Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arriva la certificazione del successo per il 2015 italiano. Magari un po’ più magro del previsto, ma comunque un successo.
I dati Istat del terzo trimestre, diffusi ieri, confermano che l’anno si è chiuso con un deciso segno più sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze. Un leggero calo si è invece fatto sentire nella permanenza media, confermando la tendenza in atto da tempo in tutte le parti del mondo, quella di vacanze sempre più brevi.
Il dato degli arrivi nel totale degli esercizi ricettivi sull’anno vede una crescita del 2,6 per cento, mentre le presenze registrano un incremento dell’1,9 per cento. Si scende nei decimali per verificare la presenza media, in calo di uno 0,03 per cento.
Nel solo terzo trimestre dell’anno Istat evidenzia arrivi per 42,7 milioni con 191,4 milioni di notti, una crescita rispettivamente del 3,1 e del 2,7 per cento sullo stesso periodo del 2014. Significativo il peso del traffico interno: gli italiani crescono più degli stranieri, sia in termini di arrivi (+3,6 per cento contro il +2,6 negli arrivi esteri) che di presenze (+3,5 rispetto a +1,7 per cento).
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