Bastianelli e LazzeriniLa coppia del turismo

Che a Pietrarsa si potesse incontrare chi tiene le redini del turismo italiano c'era da aspettarselo.

Così in un momento di pausa durante la tre giorni che ha visto confrontarsi politici e imprenditori ecco insieme le due figure a cui è affidato il compito di guidare il rilancio della promozione della Penisola. Da una parte Fabio Lazzerini, da ottobre nel cda di Enit ed esperto di business digitali - nonché di trasporto aereo. Dall'altra Gianni Bastianelli, da poche settimane direttore esecutivo dell'ente e un passato appena lasciato alle spalle alla guida dell'Agenzia Regionale del Turismo del Lazio e uno più lontano all'interno di Confturismo.

Rifondare l'ente
"Ho sempre vissuto di turismo e questa che mi è stata affidata è una posizione di privilegio che copriró con entusiasmo" esordisce subito Bastianelli.

Che poi chiarisce: "Prima di tutto bisognerà rifondare dal punto di vista organizzativo un ente che ha da sempre ricoperto un ruolo importantissimo nel portare i turisti in Italia. Forse negli anni lo abbiamo dimenticato, ma si tratta di un patrimonio da valorizzare, non da disperdere".

E quindi la missione della nuova governance è quella di sistematizzare tutti i dati incamerati negli anni dalle sedi estere perché, chiarisce, "non si può guardare al futuro senza avere numeri concreti".

Il destino di Italia.it
Poi Bastianelli passa al tema della promozione e al ruolo, da sempre controverso, di italia.it: "Ormai - constata con una battuta - l'evoluzione del digitale corre così veloce che il portale è diventato meno importante dei social. Per questo ci concentreremo su quello che Fabio chiama - e qui sorride guardando il collega - sistema ecodigitale: cioè comunicare in maniera istantanea con strumenti come Telegram o Snapchat".  

Ma di fronte al dilemma tra chiusura o rilancio di italia.it la palla passa a Lazzerini. "Che il sito sia tecnologicame superato e obsoleto non ci piove. Di sicuro non rimarrà in questa veste, perché il progetto è quello di manutenerlo, ma allo stesso tempo di rivederlo e rilanciarlo".

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