L'Italia minore che piace di più agli stranieri

Sono le destinazioni dell'Italia cosiddetta minore, quella dei percorsi meno battuti e mai banali, a raccogliere l'apprezzamento più alto tra i turisti stranieri che visitano la Penisola.

A dirlo, una ricerca di Gfk realizzata per conto della Fondazione Italia Patria della Bellezza su un campione di 5 mila turisti di 7 Paesi.

Perché se da una parte sono ancora il Lazio, la Toscana, la Lombardia e il Veneto ad attrarre il 60 per cento della domanda estera, dall'altra sono le regioni meno visitate a regalare agli stranieri le esperienze più felici e un motivo in più per tornare: la Basilicata e la Calabria, apprezzate 'moltissimo' o 'molto' dal 68 per cento dei viaggiatori, l'Abruzzo e il Molise (dal 66 per cento), le Marche (dal 62 per cento) e Umbria (dal 60 per cento).

Da non sottovalutare, poi, che chi sceglie di uscire dal seminato sono di solito turisti di target medio-alto, più preparati, pronti a muoversi al di fuori dell'alta stagione e, alla luce dell'esperienza di valore e non massificata vissuta in Italia, più propensi a tornare.
Insomma un pubblico, commenta il vicepresidente di Gfk, Paolo Anselmi, in cui  "c'è un potenziale straordinario che non è ancora stato colto dalle imprese e dai comunicatori".

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