Venezia e il numero chiuso Le proposte degli albergatori

Un limite al numero dei posti letto e l'accesso a piazzale Roma solo per chi vive, lavora o soggiorna a Venezia.

Sono alcune delle misure avanzate dall'Associazione Veneziana albergatori e che, come riporta la Nuova Venezia, saranno presentate entro la fine di gennaio alla Commissione comunale che sta vagliando le proposte per controllare i flussi turistici.

"Il problema vero - sottolinea il direttore Claudio Scarpa - è dividere i turisti tra coloro che soggiornano e quelli che arrivano solo per la giornata o per poche ore. Il primo tetto va messo al numero dei posti letto, non solo in centro storico, ma anche a Mestre".

L'intervento dell'Ava si inserisce nel solco di chi intende privilegiare i flussi turistici a maggior valore aggiunto, ossia quelli che soggiornano, rispetto a quelli cosiddetti mordi e fuggi. Certo è che Venezia ha bisogno di organizzare una regolamentazione degli accessi, visto che sono ancora negli occhi di tutti le immagini dell'incredibile pienone di quest'estate. La soluzione non può essere neppure procrastinata, visto che già a marzo, con Carnevale, la città rischia di essere nuovamente ostaggio delle masse di turisti.

Poi, aggiunge, "vanno verificati gli effetti della riorganizzazione dei flussi e, solo dopo, va decisa la soglia massima di visitatori al giorno".

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