Patané: "Ecco le due facce del turismo italiano"

Il turismo in Italia ha due facce contrastanti: se dal 2009 al 2015 gli arrivi stranieri sono aumentati del 40%, dall'altra parte si riduce il tempo di permanenza e la spesa. Questi i dati emersi sabato nel corso del Forum di Confcommercio a Cernobbio. “Dal 2001 al 2016 la spesa si è ridotta da 1000 euro a 660 – afferma Luca Patanè presidente di Confturismo - anche se nel confronto 2015-2016 la permanenza media è in lieve risalita: solo due ore in più che valgono 600 milioni di entrate aggiuntive. In ogni caso, l'abbreviazione della durata media del soggiorno dei turisti stranieri è costata 45 miliardi di euro tra il 2001 e il 2016”.

Il traino del turismo culturale
È il turismo culturale, in particolare, a non conoscere flessioni. “I flussi nei 352 comuni classificati di interesse storico e artistico incidono sul totale delle destinazioni turistiche per il 36% in termini di arrivi e 27% delle presenze – dichiara Andrea Cancellato presidente Federculture -. Inoltre è il segmento più ricco confermato dai 12,9 miliardi spesi nel 2015, pari al 58% della spesa turistica complessiva”.

La promozione
E se è la promozione di un territorio a favorire l'incoming, un grande aiuto arriva dal Niaf. “Il nostro progetto Regione d'Onore offre visibilità negli Usa per un anno intero a una regione italiana differente – dichiara il presidente Joseph Del Raso -.Nel 2015 abbiamo scelto la Lombardia che stava preparando l'Expo e i risultati sono stati straordinari”.

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