"Una macchina di serie: abbiamo cambiato Enit"

"Altro che carrozzone. L'Enit è una macchina di serie, con un brand forte alle spalle, finalmente pronta ai nastri di partenza". È questa l'immagine che emerge dalle parole del direttore Gianni Bastianelli (nella foto), che, a poco più di un anno dal suo insediamento, racconta a TTG Italia come sta cambiando l'Enit e come sia finalmente pronto a riconquistare la fiducia del mercato.

Una fiducia che, ammette, "è stata persa, in passato, per delle mancanze precise";  tocca fare "mea culpa e, come in amore, far trascorrere il tempo necessario per recuperare il rapporto tradito, ma ce la faremo".

I temi caldi
La partita per recuperare "il terreno perso negli ultimi 10-15 anni - spiega - nei confronti di nazioni come la Spagna" si gioca su campi diversi: la riorganizzazione operativa e amministrativa, in fase di finalizzazione, un nuovo slancio tecnologico, un dialogo aperto e proficuo con i territori, un'inedita fluidità di comunicazione con le sedi estere, le ambasciate e le realtà Ice, il focus su lusso e mice, e, non ultimo, un fitto calendario di eventi e di manifestazioni per portare l'italianità all'estero.

A differenza di quanto accadeva in passato, nell'era Bastianelli non si parla più né di mancanza di risorse, né di promocommercializzazione: "Come Enit - spiega -, dobbiamo focalizzarci sulla promozione e abbiamo tutte gli strumenti per farlo bene".

L'intesa con le Regioni
Ottimi i riscontri del lavoro portato avanti con le Regioni, "mentre dobbiamo migliorare sulle iniziative dedicate al trade". Gli impegni futuri si focalizzeranno nel "creare momenti di incontro tra operatori e buyer internazionali". Per facilitare la vendita del prodotto Italia, l'Agenzia si sta impegnando anche nei "rapporti con le compagnie aeree, comprese le low cost".

Un'altra differenza rispetto al passato riguarda l'individuazione dei mercati strategici: "È giusto tener d'occhio gli emergenti - spiega Bastianelli -, soprattutto a Oriente, ma il lavoro più corposo va fatto sull'Europa, dove abbiamo ampi margini di crescita".

Il nodo Italia.it
Il portale Italia.it sarà una vetrina importante, per la quale "verranno spesi molti meno soldi rispetto al passato" e la leva dell'attrattività sarà quella dell'accoglienza, dello stile di vita, della diversità dei territori, "perché in questo siamo unici - sottolinea - e, se siamo bravi a far funzionare la macchina che abbiamo preparato, porteremo risultati straordinari".

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