Terremoto a Ischia, le conseguenze sul turismo

Cinquemila disdette e una stima di 8mila turisti che hanno lasciato l’isola. Non lascia dubbi il primo bilancio del turismo a Ischia dopo il terremoto. Un bilancio che pare più un bollettino di guerra per una destinazione che vive di turismo e si trova a dover fronteggiare, dopo il dramma del sisma, anche quello di un’alta stagione interrotta bruscamente proprio nel suo periodo migliore.

Anche se la grande paura sembra ormai passata, dunque, i visitatori non se la sentono di trascorrere lì le proprie vacanze come spiega Confesercenti, che parla di 4.869 disdette a 24 ore dal sisma, per un mancato incasso di circa 2 milioni di euro. Le cifre di chi ha lasciato l’isola, invece, non sono ancora definitive, perché è difficile stabilire quante persone si siano effettivamente imbarcate per la terraferma e quante, invece, abbiano semplicemente cambiato abitazione o comune in una designazione grande come Ischia, che al momento del terremoto contava 250mila abitanti.

A fuggire sono soprattutto i napoletani
Quello che è certo è che, in una sola notte (quella del sisma) sono scappate dall’isola 1051persone.
Secondo Il Mattino di Napoli a lasciare Ischia sono stati soprattutto i napoletani e non i visitatori internazionali, come tedeschi e russi, forse più abituati di noi a fronteggiare situazioni simili o semplicemente meno influenzabili dei nostri connazionali.

Intanto continuano gli appelli delle organizzazioni ai turisti: il sindacato italiano Balneari insieme a Confesercenti isolana li invita a non andarsene, sottolineando come l'evento sismico che ha colpito la zona montana del comune di Casamicciola Terme a Ischia sia stato appena percepito nel resto dell'isola, e tranne che lì, a Forio e a Lacco Ameno, non abbia lasciato tracce.

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