Genova approva la tassa di soggiorno, è polemica

"Non si tratta di un semplice balzello, ma di un investimento per attrarre ancora più turisti". Gianni Vassallo, assessore al Turismo di Genova, risponde così alle polemiche sull'approvazione, da parte del Comune, di una tassa di soggiorno per i turisti.

Il balzello sarà operativo dal primo marzo e riguarderà i turisti che alloggeranno negli hotel della città. L'imposta, che non verrà applicata agli under quattordici, varierà da uno a tre euro a seconda del tipo di albergo e verrà riscossa dalle strutture ricettive. Il provvedimento ha destato comunque perplessità nell'opposizione, che ha presentato degli emendamenti in sede di consiglio comunale.

“Siamo di fronte a una città in difficoltà – ha detto il consigliere Pdl, Giuseppe Costa –, una città che aveva puntato sul turismo e che, invece, con questo ulteriore balzello rischia di fermare il processo positivo che Genova ha maturato da qualche tempo con il costante aumento delle presenze turistiche. Ho chiesto di migliorare questo atto amministrativo, su cui abbiamo delle forti perplessità, andando a toccare le esenzioni e spostando l’età dei figli dai 14 anni ai 18 anni”.

"Il provvedimento - ha risposto l'assessore Vassallo - nasce proprio dalla presenza di turisti a Genova. La tassa di soggiorno obbliga il turista a spendere un euro di più, ma consente a operatori del settore e non al Comune di investire 2 milioni di euro per far conoscere Genova”.

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