L'Italia torna in vacanza

Un segnale. È solo un segnale, ma non c'è dubbio che sia significativo.

Gli italiani tornano ad andare in vacanza. Poco, ma ritornano. I numeri parlano di un +0,9 per cento di connazionali che ha già fatto o sta per fare una vacanza fuori casa nel periodo compreso fra giugno e settembre. Finalmente torna il segno più davanti alla componente italiana del traffico turistico. E cresce, con forza, la scelta dell'Italia: l'87 per cento dei connazionali resta nella Penisola, a fronte del 77 per cento dell'estate scorsa.

A dirlo è Federalberghi nelle sue previsioni per l'estate. Fra mille distinguo e richieste di attenzione, ma il dato positivo c'è. "Questo dato – avverte perentoriamente il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - non può farci gridare al miracolo. Parliamo infatti di un modesto rialzo rispetto ai dati del 2012, quando ci fu un calo del 19 per cento". Per altro, i fatturati del ricettivo non mostrano nessun segno di incremento, e, a fronte di una leggera crescita dei flussi nazionali e internazionali (+3 per cento quest'estate, a fronte però di un 5 per cento di decremento delle notti), il giro d'affari non accenna a salire: 14,9 miliardi di euro il tournover previsto nel 2013 a fronte dei 15,3 miliardi del 2012, con un secco -3 per cento.

Però il segnale c'è. E arriva sull'onda di una serie di indicatori che stanno virando verso il positivo.

Sono dei giorni scorsi le notizie macroeconomiche che indicavano una ripresa dell'export, i dati del manifatturiero in crescita, a sorpresa, anche in Italia e soprattutto un sentiment positivo delle imprese.

Altro passaggio significativo, il consuntivo Assaeroporti di giugno, che dopo sei mesi neri per il trasporto aereo in Italia, ha dato, finalmente, un segnale positivo, chiudendo il mese con un +0,6 per cento sul totale dei flussi. E i motori di ricerca alberghiera sottolineano la tendenza al positivo.

Come se l'Italia si volesse scrollare di dosso il peso della crisi economica e prendere di nuovo fiato.

"A questo punto - dice Bocca - il Governo non deve perdere l’occasione, definendo con immediatezza un pacchetto-turismo che pianifichi con urgenza misure per attivare canali di accesso al credito rapido ed agevolato per ridare alle imprese quella liquidità indispensabile per rammodernare le strutture e farci arrivare in tempi rapidi ad una offerta potenziata, finanziando al contempo una capillare campagna promozionale dell’immagine Italia sia all’interno del nostro Paese sia nel resto del mondo".

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