La Tunisia reagisce. Ecco le prime mosse di Governo ed ente

La Tunisia reagisce e pensa già alle mosse per ripristinare nei turisti stranieri la fiducia nella destinazione dopo il dramma di Tunisi.

Il ministro del Turismo Selma Elloumi Rekik, dopo la sua visita a Torino in occasione dei funerali delle vittime italiane, ha infatti deciso di chiamare a raccolta i rappresentanti del turismo tunisino all'estero per concordare in tempi più rapidi possibili un'azione comune.

Il meeting è previsto a Tunisi il 7 e 8 aprile e l'obiettivo è di mettere a punto misure urgenti per informare il pubblico sulla situazione attuale del Paese.

Il ministro ha poi annunciato che la prossima domenica la capitale tunisina ospiterà una manifestazione nazionale per condannare l'attacco terroristico al Museo del Bardo, mentre ad Hammamet e in altri siti turistici è stato alzato il livello di guardia, così come negli aeroporti del Paese, aumentando il numero di addetti alla sicurezza.
Doveva riaprire oggi, il Museo nazionale del Bardo di Tunisi, ma all'ultimo minuto il Ministero dell'Interno ha rinviato la cerimonia per motivi di sicurezza. "Non possiamo accogliere un gran numero di visitatori" ha spiegato secondo La Stampa la portavoce del dicastero.  

Intanto ha già raccolto oltre 60mila like la pagina Facebook della nuova campagna nata spontaneamente sui social media, sotto lo slogan 'I will come to Tunisia this Summer' con l'obiettivo di supportare la destinazione alle soglie dell'alta stagione. Tra le iniziative suggerite anche quella di esporre cartelloni con lo slogan, impegnandosi a visitare la Tunisia nei prossimi mesi.

Nonostante questi segnali, però, da fonti ministeriali risultano già 3mila le cancellazioni di prenotazioni pervenute in questi giorni dai mercati europei, mentre le compagnie di crociera come Costa e Msc hanno cancellato gli scali a Tunisi sostituendo la capitale con altri porti mediterranei.

Un primo studio del Ministero delle Finanze, intanto, ha ipotizzato che le perdite per l'industria turistica del Paese potrebbero arrivare a 700 milioni di dollari, a fronte di un fatturato annuo derivante dal comparto che, nel 2014, è stato di quasi 2 miliardi di dollari.

Stefania Galvan

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