Tunisia, la voglia di rinascita riparte dal Bardo

È passato quasi un mese dall'attacco terroristico al Museo del Bardo, ma la Tunisia non ha alcuna intenzione di rimuovere l'episodio, di farlo dimenticare dall'opinione pubblica internazionale.

Anzi, l'ente ha scelto di ripartire fisicamente proprio da questo luogo per ricominciare il lungo viaggio verso le rinascita. Sarà infatti il Bardo, con la sua più ricca collezione di mosaici romani del mondo, a ospitare il gruppo di giornalisti italiani invitati dall'ente a Tunisi proprio il 18 aprile, a un mese esatto dall'attentato.

Un viaggio breve, focalizzato su Tunisi e sulla vicina Sidi Bou Said, per commemorare il dramma ma soprattutto lanciare un messaggio di fiducia e positività.

Sul fronte trade, invece, l'azione del Paese si amplia a livello internazionale con un programma di roadshow annunciato da Sami Tounsi, trade manager per l'Ente Nazionale Tunisino per il Turismo: un programma di veri e propri incontri one to one, per stabilire un contatto diretto con il trade e rassicurare i dettaglianti sulla situazione nel Paese.

L'obiettivo è di ribadire la sicurezza delle mete balneari, come ad esempio i resort di Port El Kantaoui e Hammamet. Un concetto riaffermato anche dalla rappresentanza italiana, che insiste a sottolineare il rafforzamento di tutte le misure di sicurezza in aeroporti, alberghi, ristoranti e musei, ovvero tutti i luoghi frequentati dai turisti.

Intanto corre in aiuto del Paese anche l'Unwto, con la dichiarazione del segretario generale Taleb Rifai: "È il momento - dice - di guardare al futuro e consolidare il comparto, investendo in qualità e sviluppo delle risorse umane e Unwto sosterrà la Tunisia in questo senso". Una collaborazione a doppio senso, dal momento che nell'ultimo trimestre del 2015 il Paese ospitare la quinta edizione della Unwto Tourism and the Media Conference.

Stefania Galvan

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