La Russia taglia sugli hotel, in salita la strada ai Mondiali 2018

Sono 27 gli hotel di lusso che non verranno più costruiti in Russia, nonostante i relativi progetti fossero già stati approvati. A pubblicare l’elenco degli alberghi cassati lo stesso sito ministeriale.

Il motivo? Il difficile momento economico, che ha costretto il governo di Vladimir Putin a fare marcia indietro sulle infrastrutture previste per i Mondiali 2018. La spesa prevista per l’evento, che originariamente doveva oscillare tra i 7 e gli 8 miliardi di euro, è infatti raddoppiata e il Paese rischia di non poter più far fronte all’impegno economico.

D’altronde, come riporta Il Fatto Quotidiano, già nel 2013 era stata la stessa Standard & Poor’s a parlare di ‘pericolo bancarotta’ per le città ospiti delle gare sportive. Per ridurre la spesa, dunque, il governo taglia sulla ricettività: oltre ai 25 alberghi bloccati, altri 23 saranno ridimensionati in maniera significativa, garantendo un risparmio di circa 440 milioni di euro.

Tuttavia, anche se la maggior parte degli hotel bloccati era del segmento alto, la capacità di accoglienza di atleti e visitatori potrebbe ridursi troppo, soprattutto nelle città più piccole, le più colpite dal provvedimento.

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