La Tunisia corre ai ripari: le nuove mosse per l'estate

A pochi giorni dal lancio della campagna internazionale #Tunisiaillbethere il Paese non intende abbassare la testa e programma un nuovo piano promozionale, da attuare proprio nelle prossime settimane, con l'avvicinarsi della stagione estiva.

"Ora la cosa assolutamente prioritaria - ribadisce Mohamed Ali Toumi, presidente della Federazione tunisina delle agenzie di viaggi - è convincere i turisti sulla sicurezza del Paese". Un obiettivo condiviso dal Ministero del Turismo, che ha rafforzato in modo considerevole le misure di sicurezza negli aeroporti e nei principali siti turistici tunisini.

Intanto, però, il Paese fa un primo bilancio dell’inbound, fortemente influenzato dall’attentato del 18 marzo al Museo del Bardo, ma le cui difficoltà erano emerse anche a inizio anno. “Difficile essere ottimisti per la stagione estiva - anticipa Radhouane Ben Salahm, presidente della Federazione tunisina degli hotel -, ma cercheremo di salvare la situazione almeno in parte; intanto, però, le prenotazioni per l’estate hanno subito una battuta d’arresto”.

Il calo più drastico è quello che interessa la componente francese, le cui prenotazioni sono scese del 60 per cento. Nel primo trimestre i ricavi sono scesi del 6,8 ber cento rispetto all’analogo periodo del 2014, mentre gli arrivi hanno perso 14,2 punti percentuali e il numero di soggiorni in hotel è diminuito del 10,7 per cento.

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