Turismo in Tunisia, una campagna choc per salvare il Paese

Una campagna choc per supportare il turismo in Tunisia.

Fa leva sull’impatto emotivo e sulla volontà di non lasciarsi sopraffare dal timore del terrorismo l’iniziativa a sostegno del turismo lanciata da un creativo tunisino, Selim Ben Hadj Yahia, responsabile di un’agenzia di comunicazione di Tunisi, che ha preso il via dalla sua pagina Facebook e sta facendo il giro del mondo.

Dalle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, a Londra 2005, fino a Parigi e alla strage di Charlie Hebdo di gennaio di quest’anno: la campagna, brandizzata con ‘Support Tunisia. Land of peace’, di cui Corriere della Sera riporta la fotogallery, punta a sostenere i flussi turistici nel Paese nordafricano, facendo un parallelo tra i fatti di Sousse e del Museo del Bardo con le tragedie che hanno segnato altre grandi destinazioni turistiche come appunto la Grande Mela o la capitale britannica o francese.

“Smettereste mai di vistare New York?”O Londra? O Parigi? La risposta implicita è ‘no’. Ed è una motivazione sufficiente a non farsi frenare neanche nel caso della Tunisia.

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