Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dal primo ottobre 2015, Airbnb verserà all’erario francese gli importi relativi alla tassa di soggiorno, ma solo per i pernottamenti a Parigi.
La decisione, annunciata da lechotouristique.com, per il momento riguarda solo la capitale d’Oltralpe, ma potrebbe rappresentare la rottura di una barriera invisibile, quella tra Airbnb e i sistemi fiscali. Per la prima volta, infatti, il colosso della sharing economy si occupa di versare imposte che, tecnicamente, dovrebbero raccogliere i proprietari delle strutture.
Si tratta comunque di 0,83 euro a notte per persona, come previsto dalle norme parigine per gli immobili turistici non classificati. Ma è un primo passo.