La Gran Bretagna investe 3 milioni di sterline in un fondo per il turismo culturale

Sul turismo culturale non tutti i Paesi europei seguono l'esempio dell'Italia, che deve fare i conti con budget sempre più ristretti e vincoli burocratici soffocanti.

A indicare la strada è la Gran Bretagna, che ha deciso di investire nello sviluppo di questo settore 3 milioni di sterline lanciando Cultural Destinations, una nuova iniziativa nata dall'accordo tra il Ministero della Cultura e quello del Turismo.

I due responsabili dei dicasteri, Ed Vaizey e Hugh Robertson, hanno firmato un protocollo d'intesa che stabilisce la creazione di borse di studio da elargire alle organizzazioni culturali che ideeranno i migliori programmi di sviluppo in collaborazione con le organizzazioni turistiche locali.

Le sovvenzioni singole vanno dalle 250mila alle 350mila sterline per progetti da svilupparsi a partire da marzo 2014 per un massimo di tre annie si è calcolato che potrebbero trarne beneficio fino a 15 consorzi.

L'intento del programma, che fa parte della partnership triennale stretta da Arts Council e VisitEngland, è arrivare a sviluppare calendari locali di eventi artistici e festival e pacchetti turistici a tema.

"Riunire i due settori della cultura e del turismo in uno schema come questo è un'idea vincente - commenta il ministro della Cultura Ed Vaizey -. Migliaia di eventi culturali si svolgono nelle città e nei villaggi in tutta la Gran Bretagna ogni anno e questo fondo svolgerà una funzione fondamentale per promuoverli ai 26 milioni di visitatori che ogni anno si recano in Inghilterra e ai 104 milioni di cittadini britannici che scelgono le gite culturali fuori porta".

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