Più aperture ai turisti a Buckingham Palace? Una soluzione per fare cassa

Tirata d’orecchie alla regina Elisabetta da parte dei deputati inglesi. Sembrerebbe infatti che la sovrana britannica mal gestisca le finanze, come si legge su lastampa.it.

A detta della commissione parlamentare che controlla le sovvenzioni governative alla monarchia, la regina dovrebbe infatti tirare la cinghia, considerare tagli allo staff e cercare di aumentare le entrate.

Per questo le è stato consigliato, tra le altre cose, di aprire più spesso le porte di Buckingham Palace al pubblico, evitando così anche un ulteriore degrado della residenza.

Il degrado, infatti, non fa eccezione a Buckingham Palace, inserito in quel 39 per cento di residenze reali in condizioni inaccettabili, in alcuni casi addirittura in pericoloso deterioramento, secondo il rapporto della commissione parlamentare. Qui le caldaie sono vecchie di 60 anni, i muri si sgretolano, i fili elettrici risalgono al 1949 e le infiltrazioni d’acqua sono all’ordine del giorno.

Secondo Margaret Hodge, presidente della commissione parlamentare che controlla le sovvenzioni alla monarchia, sono necessari un più stretto controllo e un maggiore spirito imprenditoriale. Tra le sue proposte c’è quella di aprire Buckingham Palace quando la regina non è presente.

Il palazzo, aperto 75 giorni durante l’estate, conta infatti solo mezzo milione di visitatori, pochi rispetto ai 2 milioni di turisti che ogni anno visitano la Torre di Londra.

Buckingham Palace ha però, per ora, escluso un’apertura invernale.

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