Da Tozeur al Grande Sud, la Tunisia svela il deserto

“Il prodotto c’è: non è cambiato nulla rispetto a qualche anno fa, quando gli italiani in Tunisia erano quasi quattro milioni. Anzi, l’offerta è migliorata e continua a perfezionarsi”.

Qualità e sicurezza: sono questi i punti che stanno a cuore a Dora Ellouze, vicedirettore dell’Ufficio del turismo tunisino in Italia. “I problemi interni di qualche anno fa - sostiene - sono completamente scomparsi, gli italiani ricominciano a venire, ma l’aspetto più interessante e che gli operatori hanno iniziato a reinserire nei cataloghi la destinazione”. Una destinazione che, nelle intenzioni del Governo tunisino, non dev’essere solo percepita come prodotto balneare estivo, bensì come una meta da vivere sei mesi l’anno. Le attrattive, oltre al mare, non mancano, grazie alle bellezze artistiche di Sidi Bou Said, l’archeologia dei resti di Cartagine, El Jem, Sfax e l’area del Sud Tunisia, atout da giocare nei periodi stagionali non adatti alla spiaggia.

Un patrimonio ancora da sfruttare
Una linea immaginaria che congiunge il lago salato di Chott El Jerid all’isola di Djerba separa il Nord del Paese dal Sud. Il Nord che, con il prodotto balneare, soffre ancora la concorrenza di molti competitor sulle coste del Mare Nostrum. Gli operatori, però, sono ottimisti, uno su tutti I Viaggi del Turchese. Quirino Falessi, da profondo conoscitore della Tunisia - che programma da 35 anni - pronostica: “Il turismo italiano nel Paese sta crescendo, anche se il paragone con gli scorsi anni non è significativo, vista la crisi che ha attrraversato. Tutto ora dipende dall’equilibrio che si stabilirà nella regione, ma sono fiducioso nella ripresa”.

Passando, invece, al Sud del Paese, le potenzialità da sfruttare sono ancora numerose: “La parte è meno visitata rispetto al Nord, con uno share di arrivi attorno al 40 per cento - afferma Ellouze - ed è un territorio che vogliamo fortemente far conoscere e crescere”. E mentre ci sono i charter che, in alta stagione, portano i turisti direttamente sulle spiagge di Djerba, è allo studio un volo Tunisi-Djerba-Tozeur, che consentirebbe anche agli italiani di conoscere il territorio del deserto tunisino, con le oasi di montagna e le nuove strutture ricettive all’insegna della qualità. Si tratta di piccoli alberghi ricavati, come a Djerba, dalle antiche abitazioni e ribattezzati Hotel de Charme. “Djerba e Tozeur - prevede Ellouze - sono destinate a diventare destinazioni a se stanti, con una precisa identità che, come nel caso di altre località del Mediterraneo, le contraddistinguerà nel panorama turistico”.

Turismo sportivo e congressuale sono due delle opportunità che l’ente intende sfruttare: “Stiamo lavorando - spiega Ellouze - per creare, nella zona di Tozeur, una realtà attiva per il turismo sportivo e organizzare l’area per poter ospitare avvenimenti Mice, che riteniamo perfetti per far conoscere la regione”.

Soft adventure tra le dune
L’oasi di Tozeur, città-simbolo del Grande Sud tunisino, è una delle porte del Sahara. Qui non ci sono dune, ma un paesaggio desertico che si apre, in lontananza, sullo Chott el-Jerid, il grande lago salato lungo 250 km e attraversato da una strada asfaltata sopraelevata. ll transito è vietato nelle giornate di sole dalle 12 alle 16 per il riverbero troppo forte del sole stesso sul sale. Il deserto è l’ideale per gli amanti della soft adventure, cui offre escursioni in four wheel drive, campi tendati dove poter gustare i cibi tipici degli abitanti della zona e oasi di montagna come Chebika, nel deserto roccioso, la cui natura rigogliosa di sorgenti, cascate e palmizi si rivela una volta attraversato un cunicolo tra le rocce.

E ancora, le altre oasi montane di Mides, con le sue cascate, o Tamerzha, o ancora Zaafrane, oppure Ong Jmei, la vera location di Star Wars che, dopo vent’anni, mantiene ancora le costruzioni ideate per il film. “L’idea - commenta Ellouze - è di cercare di rimettere a posto queste quinte così come quelle a Matmata e proporle, tramite la nostra Film Commission, come nuove location per altri film”. Le iniziative, dunque, non mancano, e la determinazione neppure: “Sotto il profilo della promozione - ricorda la vicedirettrice - stiamo facendo il massimo”.

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