Turismo e lavoro:i dati del Trust Index

Da una parte un turismo dei servizi e del web capace di attrarre i giovani, dall’altra uno più tradizionale, orientato alla ‘seniority’. È questo il quadro che traccia il primo Trust Index elaborato da IEG-Italian Exhibition Group del panorama occupazionale dell’industria dei viaggi.

L’Industry Vision Travel & Hospitality, anticipato in occasione dell’edizione 2017 di TTG Incontri e presto accessibile al mercato all’interno del contenitore Planitsphere, conferma come il settore dei viaggi contribuisca ad assorbire una consistente parte della domanda giovanile di lavoro orientata ai servizi. Ma vede anche ‘invecchiare’ il segmento del turismo organizzato legato alla distribuzione, composto principalmente da over 35.

I numeri
La ricerca segnala un’elevata percentuale di personale under 35 negli alberghi (29,5%) e nel campo della tecnologia e del web – Ota incluse - (15,9). Un buon 13,6% è impiegato poi nel tour operating.

Solo il 6,8% è impiegato nelle agenzie di viaggi. “In quest’ultimo caso – spiega l’analisi – la situazione potrebbe essere determinata dalla convinzione, da parte dei più giovani, che si tratti di una professione superata, non più indicata per chi abbia davanti ancora molti anni di lavoro”.

I giovanissimi dicono no
Per quanto dinamica e in continua evoluzione, l’industria del turismo non si mostra in grado di soddisfare le aspettative dei nuovi entrati. I dati raccolti a questo proposito dall’Industry Vision by IEG denotano infatti una certa insoddisfazione tra i lavoratori più giovani, nella fascia compresa tra i 18 e i 24 anni, che nel 33% dei casi hanno dichiarato che non ripeterebbero la scelta.

Il quadro si completa però con il resto del bacino dei Millennials, tra i 25 e i 34 anni, che invece nell’85,7% dei casi si dice soddisfatto e sarebbe disposto a scegliere di nuovo questo settore.

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