Dal 1 luglio il nuovo Split Payment: ecco cosa cambia

Dello Split Payment avevamo già trattato nel 2015, quando questo nuovo meccanismo fu introdotto, come si può leggere a questo link.  

Ora la manovra correttiva del Governo (il DL 50/2017 convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 giugno), ha apportato importanti novità in merito a questa particolare modalità di adempimento agli obblighi Iva.

In cosa consiste lo split payment?
Tale meccanismo prevede che in caso di emissione di fattura nei confronti di un ente della Pubblica Amministrazione, quest'ultimo pagherà all’Agenzia Viaggi l'importo della fattura al netto dell'Iva.
L’agenzia viaggi quindi non incasserà l’intero ammontare della fattura emessa, ma solo la parte di imponibile, senza Iva (in quanto sarà compito dell’ente della Pubblica Amministrazione versarla all’Erario).

Le operazioni in regime speciale 74ter sono escluse da tale meccanismo: vi rientrano solo le operazioni in regime Iva ordinario (quindi, ad esempio, commissioni, provvigioni, o vendita di servizi singoli non preacquisiti).

La novità è che la manovra correttiva pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21/06/2017 ha esteso l'applicazione di questo meccanismo anche alle società controllate da Ministeri e dagli Enti Locali e alle società quotate nella Borsa Italiana all'indice Ftse Mib : gli enti e le società interessate sono oltre 29mila e sul sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze è pubblicato l’elenco completo degli enti.

Quali sono gli enti e le società che interessano più da vicino le agenzie viaggi?
Oltre alle varie Aziende autonome di soggiorno e turismo locali o Aziende di promozione turistica delle varie Province, il nome più importante che salta all’occhio è ad esempio Trenitalia: dal 1 luglio, quindi, tutte le fatture per le provvigioni percepite da Trenitalia verranno incassate dalle agenzie viaggi al netto dell’Iva indicata in fattura.

Sostanzialmente si tratta di un 'anticipo' di Iva: invece di versarla alla data della liquidazione periodica, l’agenzia viaggi si ritrova a 'versarla virtualmente' sin dal momento di emissione della fattura, dato che non incasserà mai tale importo di Iva che viene direttamente trattenuto alla fonte.

Inoltre questo sistema, se ulteriormente ampliato, comporterà l’inevitabile sorgere di crediti Iva periodici, che in periodo di stretta alle compensazioni (visto di conformità sui crediti superiori a 5mila euro e F24 telematico per i modelli con compensazione di crediti) non sono di sicuro novità positive per le attività economiche.

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