Senza mani

Oggi torno sul tema dell'invisibilità, dopo il mio blog sul treno invisibile giapponese, per parlare ancora di mezzi di trasporto. E, come per il treno, anche questa storia ha del fantascientifico perché si tratta del primo taxi senza conducente che è sceso in strada a Singapore.

Per ora c'è un solo prototipo della Mitsubishi elettrica in giro per la città-stato. E, a onore del vero, il posto del conducente non è vuoto ma occupato da un ingegnere che sta lì per monitorare il sistema e, eventualmente, intervenire in caso di emergenza.

L'azienda che ha sviluppato la tecnologia assicura che entro il 2018 ci saranno almeno cento di queste macchine a Singapore. E proprio l'altro giorno Volvo ha firmato un accordo per trecento milioni di dollari con Uber per sviluppare una macchina senza conducente, mentre Ford ha annunciato che la loro driverless-car sarà pronta nel 2021.

È chiaro che questa nuova tecnologia avrà notevoli vantaggi per i gruppi come Uber, che in molte città operano già senza la patente da tassista. Ma, al di là delle considerazioni commerciali, le macchine senza conducente potranno salvare migliaia di vite umane, perché si stima che oltre un milione di persone perdono la vita in incidenti stradali ogni anno, e il 94 per cento di questi incidenti sono per errore umano.

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