La cucina di Bob Marley

La casa si trova in un tranquillo quartiere di Kingstown: una villetta tipicamente caraibica di mattoni e doghe di legno a due piani. Lontana anni luce dall'estroso e sgargiante Neverland, il mega ranch di Michael Jackson a Santa Barbara, e dalla maestosa tenuta di Graceland a Memphis che Elvis chiamava casa.

In questa villetta modesta nella capitale giamaicana ha vissuto un'altra leggenda della musica mondiale: il mitico Bob Marley, re del reggae, nato Nesta Roberto Marley nel 1945 e morto, a soli 36 anni, nel 1981.

Oggi la casa è il Bob Marley Museum. Nel giardino c'è una statua in bronzo del cantante con il pugno alzato e l'indice puntato verso il cielo. Nelle stanze sono conservati manufatti e cimeli come la chitarra appoggiata al letto singolo - quello che ha inspirato la canzone 'Is this Love?' - e la sua camicia di jeans preferita.

C'è anche lo studio di registrazione dove Bob passava le sue giornate quando non era in tournée. E c'è la cucina, piccola e stretta con una stufa a quattro fornelli, un lavandino, un tavolino e due sedie. Essenziale e sobria. L'antitesi della musica esuberante, impegnata, contagiosa e gioiosa di Bob Marley.

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