L'agente in Laguna

Fabio Russo, agenzia Last Minute Tour, Martellago, Venezia

Fare la coda con il numerino per entrare in agenzia di viaggi

31/10/2014
10:24
 

Ci troviamo in un bel centro commerciale, ma niente di che, soprattutto perché queste gallerie di negozi sembrano ormai fatte tutte con lo stampino: Intimissimi, Calzedonia, McDonald's, un negozio tecnologico, qualcuno di abbigliamento (anche qui spesso e volentieri i soliti marchi) e in diversi casi tiene duro anche un'agenzia di viaggi.

Dico tiene duro perché con i margini a disposizione, mantenere aperto il proprio loculo all'interno di un centro commerciale è spesso un'impresa epica, soprattutto da quando vige l'apertura dalle 9 alle 22, sette giorni su sette.

La responsabile del negozio, una delle migliori agenti di viaggi che io conosca, mi invita a trascorrere una domenica di luglio fianco a fianco con lei al banco, giusto prima di scrivere il mio ormai immancabile pezzo sui disperati di ferragosto. Io declino con gentilezza perchè reputo che passare la domenica a passeggio nei centri commerciali sia veramente da sfigati, ma la curiosità finisce per avere la meglio e decido di dare una rapida occhiata.

La scena è paradossale: parcheggio pieno, galleria piena, negozi vuoti. Tanti esseri tristi vagano su e giù senza una meta, mentre un capannello di zombie è letteralmente assiepato proprio fuori dall'agenzia di viaggi con in mano il numerino, come fossero dal macellaio: il tempo di attesa è di circa un'ora.

Mi avvicino furtivo, fingendo di voler prendere il numerino, ma in realtà miro solo a penetrare in agenzia per un saluto, magari senza farmi azzannare alla giugulare da qualche facinoroso in attesa.

L'ufficio è piccolissimo: i clienti seduti all'interno praticamente sono gomito a gomito e dopo avere aspettato un'ora abbondante con il loro numerino alla mano una coppia vuole "solo sapere quanto costa un volo per Parigi".

Assisto basito, ma la collega pare avere le spalle larghe, soprattutto perché fuori dalla porta c'è un grande cartello con scritto che "non si effettua servizio di biglietteria aerea e ferroviaria".

Fuori i primi ecco un'altra coppia: ferragosto massimo 300 euro.....a coppia! La lunga attesa viene ripagata con una calorosa stretta di mano e un arrivederci.

La solfa si ripete più e più volte e la coda fuori non accenna a diminuire, tanto che sono costretto a prendere atto che la mia voglia di un caffè in compagnia rimarrà tristemente delusa.
Nella mezz'ora di auto per tornare a casa non ho potuto fare a meno di pormi alcune questioni: la prima è che vedere un'agenzia di viaggi con una tale coda fuori dall'ingresso è un caso da studiare. La seconda è che i disperati di ferragosto abbondano in particolare la domenica nei centri commerciali. La terza è che c'è veramente tanta gente triste che non trova passatempo migliore che trascorrere le proprie domeniche vagando sotto le luci al neon, con lo sguardo perso d'avanti a un manichino in perizoma. Il tutto rigorosamente senza acquisti alla mano.

Infine c'è l'agenzia di viaggi, brutta e disordinata come ne ho viste poche: un loculo di otto metri quadri in cui la privacy dei clienti è azzerata, i cataloghi sono accatastati ovunque e con una coda epica per entrare a parlare con una delle banconiste, che sono una via di mezzo tra dei Bull Dog e dei Mastini incazzosi, ma che oltre ogni ragionevole dubbio sono il valore aggiunto del punto vendita.

L'ultimo posto del pianeta terra in cui io personalmente prenoterei le mie vacanze è una delle agenzie di viaggi più performanti di tutto il Veneto.

In questo negozio che sfida ogni logica estetica, pratica e di marketing spiccio, queste ragazze rispondono alle carenze strutturali con preparazione, efficenza e una certa dose di aggressività commerciale.

Per chiudere con una battuta direi che i clienti sono avvisati: la domenica meglio stare lontani dai centri commerciali!


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