La tessera club: una bestialità tutta italiana

Andare in vacanza in Italia può essere complicato... Ci sono aeroporti poco serviti, linee ferroviarie dell'ante guerra, autostrade incomplete, traghetti costosi, località urbanisticamente imbarazzanti, prive di parcheggi, con strisce blu (da pagare a peso d'oro) praticamente ovunque ci sia un pertugio per fermarsi e polizia municipale rigorosamente pronta a monetizzare al massimo sviste o indisciplina dei malcapitati turisti.

Se tutto ciò non fosse bastato a dissuadere i più, una volta pagata la vacanza e arrivati a destinazione troverete ad attendervi l'ormai immancabile tassa di soggiorno e la famigerata tessera club.

Già... perché in questo paese quello che pagate per soggiornare non è sufficiente per poter usare anche la piscina e le sdraio o per usufruire dell'animazione piuttosto che del servizio spiaggia.

In questo strano paese, dopo aver pagato spesso profumatamente la vostra prenotazione, esservi sparati magari la Salerno-Reggio Calabria, aver parcheggiato sulle strisce blu al costo di 2 euro l'ora ed essere stati informati che la tassa di soggiorno propinatavi dal comune di destinazione è di "soli" 3 euro a notte, ecco in agguato il colpo di grazia: 40 euro ad adulto e 30 euro a bambino di tessera club.

Facendo due rapidi calcoli una famiglia di 4 persone aggiunge una media di ulteriori 140 euro settimanali che per qualche stranissima ragione non potevano essere inseriti nel conteggio della prenotazione, così come avviene in qualsiasi altro paese civile.
Mi direte che non se ne può fare a meno, che è un male necessario per poter sopravvivere a irap, irpef, iva, inps, imu, tasi, tarsu e chi più ne ha più ne metta... ma io non sto obiettando al problema (ben conosciuto) dei costi d'esercizio di un'attività alberghiera in Italia. Semmai sto ponendo l'accento su un modo di agire anti commerciale, ma sempre più consolidato nel gregge del "tanto fanno tutti cosí".

Invece bisognerebbe prendere esempio fuori dai nostri confini, da modelli di miglior successo: indubbiamente fa male pensare che un tempo è stata proprio l'ospitalità italiana a fare scuola nel mondo, ma mentre fuori dai nostri confini hanno imparato (e bene) nel nostro paese si è verificata una strana quanto spaventosa involuzione.
Proprio questa involuzione, soprattutto culturale, ha portato alla nascita di mezzucci come la tessera club, allo scopo di alleggerire il portafogli del cliente, cercando di farlo senza dare troppo nell'occhio.

Ma mentre qualcuno al momento della prenotazione digerisce tutto facendo finta di nulla, altri chiedono spiegazioni in merito, qualcunaltro si infastidisce palesemente, molti fanno spallucce e accettano seppur malvolentieri, mentre c'è chi abbandona l'Italia a favore di una destinazione tutto incluso, domandandosi poi perché i villaggi all'estero riescano a offrire tutti i servizi nel prezzo di listino del soggiorno, senza richiedere pagamenti aggiuntivi come questa bestialità all'italiana della tessera club.

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