Caccia grossa al Foro Romano

Perché i vecchi sassi posso essere tanto divertenti.
E scatenare passioni, competizioni e risate, anche. Basta saperli far parlare.

Questa è la storia di un 'provato per voi' che racconta anche una mia convinzione: rendere la cultura una cosa godibile, toglierle da addosso i paludamenti dei dotti si può fare. Con molteplici risultati. I più eclatanti, visti da due lati, sono fare business e creare un effetto 'affezione' nel visitatore/fruitore che garantisce un ritorno.

Quel che voglio raccontarvi è 'Safari d'arte', progetto dell'associazione Ara Macao di Roma, che propone percorsi di visita alternativi a Roma e non solo.
I percorsi sono alternativi non nei luoghi, ma nei modi.

Mi spiego.

Io, mia figlia undicenne (undici anni e mezzo, bisogna essere precisi) e mio marito siamo stati a Roma. Obiettivo: portare la figlia a vedere dal vero le cose che sta studiando. Così, visita dei Fori.

Ma non una visita qualunque: quella di Safari d'arte. Che trasforma il classico tour in una caccia grossa: bisogna cercare animali, veri o mitici non importa, purché siano sui monumenti del Foro, del Campidoglio e dintorni. Ci si divide in squadre: chi primo scopre l'animale indicato e risponde correttamente alla domanda proposta dal gioco vince un punto.

Ora, vedere un'undicenne ascoltare con attenzione le spiegazioni, correre per il Foro scrutando tutti i sassi e leggendo un libro a caccia di indizi, già di per sé è un successo. Vedere me e il marito fare peggio dell'undicenne, terrorizzando gruppi di ignari turisti pur di arrivare primi all'indizio successivo, sfiora la vergogna, lo so, ma è un punto di riflessione.

Per me era la 5 o 6 visita del Foro: non ricordo di essermi divertita tanto prima d'ora fra quelle pietre, né di aver visto così tanto. Anche grazie alla guida del gioco, supporto di informazioni, aneddoti e curiosità.

E l'undicenne, per concludere, ha già chiesto di tornare, di giocare di nuovo, di imparare cose nuove. Vabbè, nel caso in cui voi non lo abbiate capito (con mio grande scorno) l’undicenne ha vinto il gioco.

ps: anche Roma ha collaborato all'idea del Safari. Dopo gli animali di pietra, ai Fori abbiamo visto (giuro) pappagalli verdi in libertà e leprotti sotto gli alberi. Potenza di un gioco!

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