Gilardi e Alpitour, il divorzio di Ferragosto

Andrea Gilardi da ieri pomeriggio non è più il direttore della divisione Alpitour. Il gruppo torinese ha atteso la settimana di Ferragosto per prendere una decisione maturata a lungo e, per certi versi, sofferta.

Rientrato in Alpi qualche stagione fa con grandi attese e prospettive, Gilardi ha ottenuto inizialmente carta bianca su numerose operazioni. Poco dopo il suo arrivo in via Lugaro sono però arrivate le dimissioni di Bruna Gallo, responsabile vendite molto apprezzata sia internamente sia sul mercato della distribuzione. Un piccolo campanello d’allarme che venne poi seguito da altre uscite.

Contemporaneamente, va detto, il mercato e la situazione geopolitica non hanno certo dato una mano a Gilardi (manager con un passato anche in Air Italy e Veratour) e i conti della sua divisione sono finiti sotto la lente d’ingrandimento del d.g. Carlo Stradiotti e del presidente Gabriele Burgio. Negli ultimi tempi durante alcuni talk show Gilardi aveva commentato la situazione sul fronte delle vendite e dello sviluppo del settore in maniera troppo esuberante per i vertici di Alpitour, che non nascondevano più una certa irritazione. Per poi arrivare a questo caldo lunedì di agosto con la chiusura del rapporto.

Resta l’immagine di un manager giovane e ambizioso con capacità tecniche riconosciute, ma troppe volte sopra le righe. "Non sono certamente tra i più simpatici del turismo, ma prendo posizione e ci metto la faccia" aveva detto Gilardi durante la convention Geo a Zanzibar. Evidentemente una posizione non più in linea con la proprietà.

Ora bisogna capire chi guiderà questa fase del brand più noto del gruppo. Al momento la soluzione interna appare la più probabile in vista della chiusura dell’esercizio in autunno.

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