Un'estate di incogniteCinque enigmi in adv

Pasqua, bene o male che sia andata, è stata archiviata. Ora (complice un calendario non troppo generoso con i Ponti di primavera) è arrivato il momento, per le agenzie di viaggi, di concentrarsi sull'estate.

Una stagione che dovrà dare delle risposte a tutto il mercato e, in particolare, ai dettaglianti. Ad aprile inoltrato, l'ora dei proclami è finita: adesso si attendono i fatti.

TTG Italia ha stilato 5 argomenti scottanti che, nei mesi più caldi dell'anno, vedranno la loro resa dei conti.

1) Last minute contro advance booking
È uno dei grandi tormentoni dell'anno: basta ultimo minuto. Le agenzie lo sopportano a malapena, i tour operator non lo amano certo ma spesso, per salvare il salvabile, vi fanno ricorso. Questa volta, il comparto produttivo sembra essere d'accordo almeno su un punto: stop alla corsa al ribasso dei prezzi sottodata. Già in tempi recenti alcuni agenti di viaggi avevano segnalato un calo delle offerte 'vere' (ovvero quelle che realmente riducono il prezzo del viaggio), contro un incremento dei fax con prezzi che, sostanzialmente, non si discostavano molto dal prezzo standard. L'estate 2015 sarà la volta buona? Il turismo organizzato dirà addio alla rincorsa degli ultimi 10 giorni?

2) Portafogli (poco) aperti
Battagliare per un euro in più o uno in meno, lottare contro l'offerta stracciata sul web, passare al rasoio ogni proposta di viaggio per ridurre al minimo la tariffa del preventivo. Molti agenti pagherebbero per mandare tutto questo nel dimenticatoio. Una parte della colpa di tutto questo, è innegabile, è la ridotta capacità di spesa: l'aspirante viaggiatore ha meno soldi in tasca e vuole usarli il meglio possibile. Ora, qualcuno inizia a parlare di venti di ripresa. Soffieranno anche sui banchi delle agenzie? Si tornerà a parlare più di prodotto che di prezzo?

3) Euro debole
Ride l'incoming, un po' meno l'outgoing. Per certi versi, non ci voleva, dal momento che sarebbe il secondo, in questo momento, ad avere bisogno di maggiore spinta. Comunque, il rialzo del dollaro rispetto all'euro c'è, e bisognerà farci i conti. Anche perché, a ben vedere, un taglio netto agli adeguamenti dollaro non farebbe male neanche ai pacchetti per l'estero. Sono molte le variabili di cui tenere conto. E il risultato potrebbe anche sorprendere.

4) Spiagge italiane
Dopo le vicende in Tunisia, diversi tour operator hanno rivolto il loro sguardo all'Italia. Dal punto di vista dei prezzi, non c'è neanche da fare il confronto. Ma, a ben pensarci, il turismo organizzato di recente potrebbe aver trascurato un po' troppo la Penisola. Che, ora, torna a farsi sentire e reclama attenzione. Sarà l'anno della sorpresa Mare Italia?

5) Destinazioni sotto i riflettori
Tutti lo pensano, non tutti lo dicono, pochi hanno il coraggio di pensarci veramente. Ma le ultime estati hanno abituato a colpi di scena di ogni tipo. E quest'anno ci sono diversi punti del mappamondo da tenere d'occhio. I fatti di cronaca delle ultime settimane parlano chiaro. Ma non ci sono solo le vicende reali: anche la percezione di queste ultime da parte dei turisti giocheranno un ruolo determinante. Cosa prenoteranno i viaggiatori? Le prime pagine dei giornali dei mesi scorsi quanto peseranno sulle loro scelte? Il successo o l'insuccesso di una destinazione dipendono anche da questo.

Inutile arrovellarsi ora. Le domande di cui sopra avranno una risposta solo dai fatti. La soluzione degli enigmi arriverà dopo l'estate.

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