Operatori e Mar Rossoll segreto per vendere

Non sarà un'estate senza Egitto. Nonostante il rallentamento delle vendite, anche legato ai fatti di Tunisi, gli investimenti dei tour operator sul Mar Rosso proseguono. Perché tra Sharm, Marsa Alam, Berenice e Marsa Matrouh, l'Egitto si conferma una delle destinazioni da sempre più amate dagli italiani.

Tanto da spingere Mario Roci, presidente di Settemari, a prendere carta e penna e scrivere al comparto: "Io sono fermamente convinto che la qualità salverà il Mar Rosso, perché è una meta unica, che ha permesso di sviluppare un'offerta turistica che non conosce prodotti simili".

Questo è il nocciolo della questione: per quanto ci si impegni, di alternative al Mar Rosso che offrono lo stesso rapporto qualità prezzo non ce ne sono.

Per rilanciare le vendite su quello che secondo Massimo Broccoli, direttore commerciale di Veratour, "sarà la vera valvola di sfogo delle prenotazioni sottodata per l'estate, perchè è rimasto un paese con una buona rappresentanza di italiani”, scenderà in campo anche Astoi: "Stiamo pensando a una campagna pubblicitaria insieme all'Ente del turismo egiziano - conferma il presidente, Luca Battifora -, perché senza Egitto, che soffre anche la mancanza dei russi, manca un pezzo".

Trovare la giusta leva per far decollare nuovamente le vendite non sarà facile: abbassare ulteriormente i prezzi? “Forse la domanda va stimolata in altro modo - suggerisce Andrea Gilardi, direttore tour operating della divisione Alpitour -: vedo già tariffe concorrenziali sul mercato e oggi i t.o. non possono sostenere da soli la leva del prezzo”.

Del resto, aggiunge Isabella Candelori, direttore vendite di InViaggi, "sono anni che la destinazione fa 'up and down', ma noi continuiamo a investire perchè si riprende sempre".

Eden Viaggi, dal canto suo, sta tentando di rilanciare le crociere sul Nilo puntando sulla formazione delle adv mentre Phone&Go ripropone per il secondo anno un'esclusiva su Marsa Matrouh.

Anche Nicolaus sta monitorando l'area, tanto da aver già “studiato molto prodotto in Egitto: non escludiamo un ingresso a Marsa o Sharm in futuro, siamo in fase di analisi sociopolitica”, ammette il business development manager Gaetano Stea.

Decisamente non sarà un'estate senza Egitto.

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