Mar Rosso,stop incentivi I timori dei t.o.

I tour operator vogliono l’Egitto. E non possono fare a meno del balneare. Il riferimento al Mar Rosso è d’obbligo, e le ultime notizie che riguardano l’area, che dal 31 ottobre potrebbe vedere lo stop degli incentivi governativi ai voli charter su Sharm e Hurghada, desta serie preoccupazioni nel mercato. Dall’industria del turismo tricolore i segnali che arrivano parlano ancora di flussi deboli sul prodotto mare, e il permanere dello sconsiglio da parte della Farnesina sul Cairo, trattiene i t.o. dal programmare anche pacchetti completi sull’Egitto culturale.

La questione è stata al centro di un incontro fra tour operator, vettori ed ente del Turismo egiziano che si è svolto ieri a Torino, in occasione della giornata evento ‘Tributo all’Egitto’.

“La richiesta che avanziamo riguarda l’aiuto da parte del Governo egiziano a rilanciare le basi dei flussi italiani verso il Paese, e le basi per il nostro mercato poggiano sul Mar Rosso – dichiara Maurizio Montù, area manager Africa tour operator Alpitour -. Il fatto che sia in corso di valutazione la sospensione degli incentivi ai voli charter dal prossimo autunno rischia di rallentare ulteriormente gli investimenti degli operatori”.

L’elemento messo in luce da t.o. e vettori è che il Paese deve “tenere presenti le specificità di ogni singolo mercato - rimarca Massimo Cena, product manager Eden Viaggi -. Se la Russia negli scorsi mesi ha movimentato traffico sull’area del Mar Rosso, le autorità devono considerare anche che l’Italia ha anche investimenti diretti in Egitto: e dato che la domanda per il momento è molto lenta bisogna mettere in campo delle operazioni che spingano nuovamente i flussi”. Sulla stessa linea anche Viaggi del Turchese e Naar intervenuti all’incontro con l’Ente.

Tra le ipotesi avanzate in questa direzione dai player del settore, “non solo il mantenimento degli incentivi ai charter – aggiunge Montù -, ma anche azioni di comunicaizone e comarketing per sostenere gli operatori a ridurre il rischio dell’investimento”.

Sull’inadeguatezza del momento di alcune manovre concorda anche Stefano Pompili, d.g. Veratour: “Il momento non è idoneo per togliere il sussidio ai charter - sottolinea -: si tratta di un contributo importante e ci dispiacerebbe fosse eliminato in questa fase”. Gli incentivi “sono infatti una buona leva per far ripartire il turismo sul Mar Rosso, su cui negli scorsi mesi ammetto che abbiamo subito una contrazione, ma siamo certi che incontreremo ancora le autorità egiziane per sostenere l’industria nel Paese”.

Nei prossimi giorni partirà la nuova campagna televisiva fortemente voluta dal Ministero del Turismo: “Questo – chiude Pompili - dimostra che esiste ancora la volontà di investire”.

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