Advance booking  e onboard revenues: le armi delle crociere per i dettaglianti

Un ruolo fondamentale quello giocato dalle agenzie di viaggi nella vendita delle crociere. Lo abbiamo sentito dire da vari player del comparto crocieristico, nel corso degli anni, anche in quelle fasi in cui il legame con il trade sembrava essere meno solido, a causa dell'abbattimento dei prezzi.

Ma nonostante i venti di crisi e di difficoltà che il comparto può aver attraversato in passato "il rapporto tra crocieristi e agenzie è saldo" mette in luce il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare, alla guida della società di ricerca e consulenza che organizza annualmente l'Italian Cruise Day.

Ci sono però dei margini di miglioramento, stando alle segnalazioni dei dettaglianti italiani raccolte da Risposte Turismo: "La richiesta che emerge dagli agenti di viaggi si orienta verso una maggiore spinta da parte degli operatori per le politiche di advance booking - rileva di Cesare -. Un trend che in mercati come gli Usa o il Nord Europa è ben consolidato, ma che fatica ancora ad imporsi sul bacino italiano". Il rapporto di fiducia reciproco, dunque, non passa solo dalle commissioni.

Altra indicazione che arriva dalla distribuzione organizzata, "riguarda gli extra commissionabili da cui i player crocieristici hanno un importante ritorno come onboard revenues - sottolinea di Cesare -. I dettaglianti segnalano questo elemento come determinante per consolidare il legame con i produttori, ma sta ai player decidere che tipo di politica commissionale applicare al proprio prodotto".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana