Sud Italia alla riscossaUn’estate da ricordare

Che questo 2015 potesse segnare l’estate del riscatto per il Mare Italia, e in particolare per il Sud,  lo si avvertiva  nelle scorse settimane, con alcune destinazioni top del Mediterraneo in difficoltà, ma la prudenza portava le agenzie di viaggi e i tour operator ad esser cauti sulle cifre.

Il mercato in queste ore sta di fatto ancora avendo a che fare con le ultime prenotazioni in last minute, mentre le partenze estive, almeno per quel che riguarda gli italiani, dovrebbero toccare il picco con il prossimo weekend.

Intanto però, arrivano alcuni numeri a dare conforto al settore delle vacanze tricolore. Indubbio affermare che il Belpaese abbia tutte le potenzialità per sbaragliare ogni record sul fronte turistico, lavorando di più sulla promozione, facendo realmente sistema e potenziando le proprie infrastrutture, ma intanto l’industria che per ora vale solo il 10 per cento del Pil nazionale qualche soddisfazione agli addetti ai lavori la sta regalando.

Tanto per cominciare, stando ai dati Federalberghi diffusi solo la settimana scorsa, dei 30,4 milioni di italiani in vacanza l’81 per cento ha scelto destinazioni nazionali, con una preferenza per le vacanze balneari superiore al 48 per cento.

Destinazioni? La Sicilia per il 18 per cento, la Sardegna per il 10,4, la Puglia per il 10,1 e la Calabria per il 10 per cento. Ma un altro dato che può far tirare un sospiro di sollievo all’economia turistica, è quello relativo alla spesa media: nonostante la crisi non sia ancora definitivamente alle spalle, il dato, pari a 786 euro a testa, è solo in lieve flessione sul 2014 (790 euro).

Il giro d’affari complessivo, però, registra una crescita importante sullo scorso anno, con un +7,7 per cento che equivale a 18,3 miliardi di euro totali.

Nello specifico, la Puglia può permettersi di festeggiare i dati migliori degli ultimi dieci anni, come ha sottolineato la Federalberghi regionale.

A questo si affiancano anche le statistiche stilate da Trivago.it in relazione alle ricerche per la settimana di Ferragosto. Nel ranking, che vede stabili in cima alla graduatoria Rimini e Riccione, il predominio del Sud Italia è evidente: Taormina scala di due posizioni il piazzamento 2014, attestandosi terza, seguita da Sorrento e Vieste; Lido di Jesolo, sesta, perde tre posizioni sul piazzamento 2014, mentre sono tre le new entry in graduatoria, proprio dal Sud Italia: Giardini Naxos, Cefalù e Tropea si piazzano infatti in settima, ottava e nona posizione, mentre chiude la top ten Gallipoli (meno due posizioni rispetto al 2014).

Tutto questo mentre su alcune testate in questi giorni si è letto della perdita di competitività del nostro Meridione, specialmente in relazione alle potenzialità turistiche che il territorio potrebbe esprimere. Ma qualcuno, forse, sembra essersene accorto. Una delle note dolenti che tanto penalizzano il Mezzogiorno d’Italia, vale a dire quello dell’accessibilità, sarà al centro della riunione convocata da Enac per i prossimi giorni insieme ai gestori aeroportuali del Centro-Sud, per fare il punto su investimenti e intermodalità. Vedremo le sorprese che ne deriveranno.

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