Business in crescitaIl fatturato del turismo sale a 18 miliardi

L’estate 2015 si prepara ad andare in soffitta con un bilancio positivo. Ad affermarlo è lo studio realizzato da Europasia e Cescat (Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia).

Secondo le stime calcolate dall’associazione, a fine anno gli italiani in vacanza saranno cresciuti dell’8,6 per cento, mentre gli arrivi dall’estero sulla Penisola avranno registrato un incremento del 2,5 per cento.

Il trend che viene sottolineato principalmente dalla ricerca riguarda però il Sud Italia che, secondo le cifre, ha raccolto quasi metà degli italiani e ha registrato una forte crescita degli arrivi dall’estero. Tra le mete, al primo posto la Sicilia (share del 15 per cento) seguita da Sardegna, Puglia e Calabria (tutte e tre con il 10 per cento ciascuna). Tocca poi alla Campania, ma con uno share inferiore al 4 per cento.

Un secondo focus riguarda Expo e il turismo in Lombardia. Qui le presenze segnano un +13 per cento, con un picco del +19 per cento a luglio (rispetto allo stesso mese del 2014).

Cresce, in generale, il turismo enogastronomico: secondo le cifre il 42 per cento degli italiani ha scelto di visitare luoghi di produzione di cibi e bevande (come cantine, malghe, aziende e agriturismi). E la spesa turistica per l’alimentazione supera gli 11 miliardi.

Altro dato interessante, la crescita del fatturato legato al turismo, che passa da 17 a 18 miliardi, con una progressione anno su anno del 7 per cento. Con l’indotto, su arriva a 166 miliardi di euro, pari al 10,6 per cento del Pil nazionale.

Sul fronte delle sistemazioni, nonostante la concorrenza della sharing economy l’albergo si mantiene ancora saldo in prima posizione: viene scelto infatti nel 24,5 per cento dei casi (nel 2014 lo share era però del 27 per cento). La casa di parenti o amici conquista il 21,7 per cento, mentre l’appartamento in affitto conquista qualche punto percentuale e passa al 12,1 per cento rispetto al 10,2 dello scorso anno. La casa di proprietà perde quota, scendendo dal 16,9 al 10,6 per cento, mentre il villaggio turistico dai mantiene stabile: 7,6 per cento rispetto al 7,2 del 2014.

Poche sorprese anche sulla tipologia di vacanza: il mare viene scelto nel 79 per cento dei casi.

Dal 2007 ad oggi, comunque sono in calo sia la durata media (che è passata da 17 a 11 giorni) sia il budget, calato di 94 euro.

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