Msc mostra i muscoli

Un attacco al mercato a suon di milioni. Msc Crociere apre una nuova era, riposizionando il marchio verso l’alto e mettendo in campo una strategia globale. A dimostrazione che il player dei mari ora è davvero diventato grande.

E se nei mesi scorsi era stato già annunciato il nuovo piano industriale, con 5 miliardi di euro investiti nel prossimo quinquennio per portare in flotta 7 ulteriori navi, e l'obiettivo di raddoppiare l'attuale capacità, ora prende il via la nuova immagine. “Parallelamente inizieremo un processo di riposizionamento del marchio che evolverà di pari passo con questa crescita - annuncia Gianni Onorato (a destra, nella foto), chief executive officer di Msc Crociere - e la revisione di tutti i momenti dell'esperienza crociera, incluso il pre e post imbarco”.

Il cuore di Msc rimarrà legato alla mediterraneità che sinora ha contraddistinto il big dei mari, ma maggiore attenzione verrà in questa fase dedicata ai dettagli: dalle iniziative per famiglie, all’intrattenimento di standard elevati arrivando all’offerta culinaria. Un nuovo posizionamento risultato di una lunga ricerca sui consumatori durata un anno.

Il big player dei mari gioca pesante: sul piatto ci sono anche 60 milioni di euro per la campagna pubblicitaria mondiale, di cui 16 solo dedicati all’Italia, e altri 200 milioni di dollari pagati per avere in concessione un'isola privata alle Bahamas. E a supporto, Msc  chiama in causa anche dei grandi nomi come Ennio Morricone, il registra Daniel Barber e il big della tecnologia Samsung.

D'altra parte, sottolinea Onorato, “la famiglia Aponte investe solo nello shipping: non ci sono interessi in altri settori”.

Ma se cambia il posizionamento del brand, aumenta la flotta, apre nuovi mercati, investe in comunicazione ma c'è un punto che rimane fermo nella strategia Msc: gli agenti di viaggi.

Squadra che vince non si cambia, dice il proverbio, e infatti il player dei mari ha chiuso il 2015 con una crescita di fatturato e pax in crescita del 15 per cento sul mercato italiano (a fronte di un incremento del 10 per cento a livello globale). “Non abbiamo bisogno di fare alcuna rivoluzione da questo punto di vista – commenta il country manager, Lonardo Massa (a sinistra, nella foto)-: ci sono i numeri a confermare che la strada intrapresa è quella vincente”.

Formazione, tecnologia e una visione commerciale dove gli adv, che rappresentano oltre il 95 per cento delle vendite, “mantengono una posizione centrale”, assicura il manager. A una condizione però: la politica commerciale dell'azienda guarda alla distribuzione in modo paritetico: “Lavoriamo con tutti, network inclusi, ma a tutti abbiamo chiesto di fare una scelta di campo: noi l'abbiamo già fatta scegliendo di credere nelle agenzie”.

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