Albatravel:'Se il mercato è fermo il prezzo non basta'

Non si ferma la corsa di Albatravel, che si prepara ad archiviare l'ennesimo bilancio in utile. "Chiuderemo con il +8 per cento di fatturato per l'Italia - rivela il ceo, Guy Luongo (nella foto), a margine della presentazione del programma di formazione su Disneyland Paris - e il +13 per cento per l'estero, anche se non sono mancati momenti difficili".

Luongo, che a metà anno aveva annunciato un fatturato di 300 milioni di euro e una crescita del +10 per cento, ricorda, con un sorriso tirato, lo stop vissuto dal mercato negli ultimi mesi del 2015, a seguito dei fatti di Parigi. "A novembre e dicembre abbiamo chiuso in rosso - racconta -, con una flessione del 12-15 per cento, ma siamo un'azienda solida e abbiamo comunque incassato un buon incremento totale".

La campagna avviata per rilanciare le vendite prima delle festività natalizie non ha dato i risultati sperati. "Abbiamo lavorato sul pricing - spiega il direttore commerciale Fabio Giangrande -, ma è una leva che non funziona se il mercato è completamente fermo".

Ottimi riscontri, invece, dall'ampliamento del lungo raggio, "che ci ha permesso di diversificare l'offerta - continua Giangrande - e aumentare i margini".

È presto per tentare previsioni per il 2016, sebbene siano presenti "indicatori incoraggianti", ma Luongo si congeda con un auspicio molto ambizioso e più romantico rispetto a meri numeri e percentuali: "Vorrei fare imprenditoria nella tranquillità sociale".

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