Match Point, Brancaleoni Il Marco Polo di Costa

Parigi, anno 1997. A soli 30 anni entra nel mondo Costa Crociere per occuparsi di finanza e controllo in una sede estera della compagnia. Massimo Brancaleoni, genovese di formazione economica non sa ancora che negli anni a seguire dovrà abbandonare i numeri e le statistiche per “mettere il naso” direttamente sul mercato.

Il vice president world wide sales arriva a Torino, allo storico Caffé Fiorio, per l’intervista Match Point e racconta subito della sua prima esperienza in terra di Francia “dove a livello professionale si svolse tutto secondo le aspettative. A livello umano insomma, sa, italiani e francesi… Ma la mia passione per la cucina servì ad abbattere le barriere”.

Dopo 19 anni e tante esperienze all’estero si sente la maglietta Costa cucita addosso?
Sicuramente. Sono orgoglioso di questo. Ho fatto mille cose e mille esperienze. Soprattutto all’estero mi sono tolto grandi soddisfazioni.

Spagna, Francia e poi Cina. Tre mercati diversi e tre modi di vedere la compagnia?
In Spagna e Francia noi siamo le crociere. In Cina invece è stato interessante fare scoprire il mondo di Costa. Ora sanno bene chi siamo.

Il momento più bello di questa lunga militanza?
L’apertura sul mercato cinese è stato veramente sfidante. Mi sono trasferito con la famiglia al completo e ci siamo messi in gioco tutti. Questa fase la ricordo sempre come il momento più forte della mia vita professionale.

Quello più brutto?
Può immaginarlo. Però ci tengo a sottolineare che la tragedia della Concordia è stata un’esperienza che ci ha unito in azienda. Abbiamo passato momenti drammatici, ma la forza di gruppo ci ha permesso di rialzare la testa.

È vero che in Cina la chiamavano Marco Polo?
Sì, tutto vero. Facevano prima a chiamarmi così (risata n.d.r.). Rappresentavo il manager italiano alla scoperta di un nuovo mercato e così mi hanno affibbiato il soprannome. Che non ti toglie più nessuno.

Comunque portare la famiglia al seguito in ogni angolo del mondo non è stato certo semplice?
Però siamo tornati indietro tutti più ricchi sotto molti aspetti. Pensi che le mie due gemelle sono nate a Hong Kong. Vorrei dedicare più tempo alla famiglia, la parte più forte della mia vita.

Resta poco spazio, allora, per sport o passioni?
Non molto. Gioco a tennis con il mio figlio maggiore di 11 anni che ha iniziato a 3 anni a Hong Kong. Diciamo che non ho seguito le orme di mio papà che fu calciatore di serie A. Giocando anche nel Genoa, la mia squadra del cuore.

Torniamo in crociera. Lei progettò nel 2005 l’iniziativa Prenota Subito e…
Fu una grande soddisfazione. L’operazione in quella fase portò una ventata di innovazione sul mercato e i risultati non si fecero attendere.

Nelle agenzie si dice che Costa negli anni si sia allontanata dalla distribuzione. Non mi dica già sentito.
Le dico invece che dobbiamo sforzarci per essere più vicini a chi distribuisce il nostro prodotto. Abbiamo intenzione di mostrarlo presto, già alla prossima edizione dei Protagonisti del Mare che si svolgerà a maggio. Deve passare il concetto di vicinanza alle adv. Possiamo migliorare e siamo sulla strada giusta, vedrà nei prossimi mesi…

Dica la verità, le adv sono supportate o sopportate?
Le agenzie sono e devono essere sempre più supportate. Abbiamo investito e investiremo ancora molto, e non parlo solo di commissioni ma di molte altre cose. Chi si lamenta delle possibili vendite a bordo ricordo che prendiamo il cliente nel momento “più caldo”, ma le prenotazioni avvengono con il codice dell’adv che ha prenotato il primo viaggio, quindi…

Sul mercato continuano ad arrivare navi nuove e più capienti. Ma il settore può ancora crescere?
Il gioco non è finito, mi creda. Si è aperta una nuova fase. Dobbiamo spiegare bene al consumatore il valore della crociera. Oggi con questa situazione internazionale noi possiamo e dobbiamo sviluppare ancora il nostro business.

Dice di seguire con attenzione tutto il mercato turistico. Negli ultimi mesi ha visto emergere qualche progetto di rilievo?
Mi piace Destination Italia perché credo nella mission di Fabio Cannavale e nella competenza di Marco Ficarra. Poi possono contare su Intesa Sanpaolo come compagno di cordata e le spalle mi sembrano ben coperte…

Twitter @removangelista

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