Agenzie e verifiche fiscaliCome evitare le sanzioni

Punto primo: tutti i documenti al loro posto, incasellati nei giusti contenitori. Punto secondo: evitare le possibili confusioni che, purtroppo, nella normativa fiscale legata al turismo sono purtroppo dietro l’angolo.

Il convegno tenutosi oggi a Milano nella sede dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (che TTG Italia ha seguito in diretta) ha affrontato, tra gli altri argomenti, quello delle verifiche fiscali, con un intervento a cura di Giulio Benedetti della Commissione startup, microimprese e settori innovativi dell’Odcec Milano.

Il quale ha precisato alcune criticità che potrebbero portare qualche guaio in caso di verifica fiscale da parte delle autorità.

Tra le principali cause di confusione per le agenzie di viaggi, Benedetti sottolinea il caso in cui i fornitori emettano la fattura delle commissioni per conto dell’agenzia. “L’errore che accadde talvolta, in questo caso, è di confondere questo documento con una fattura d’acquisto” avverte il commercialista.

Un altro caso cui prestare attenzione è quello in cui il tour operator emetta fattura 74-ter quando l’agenzia vende in nome proprio. In questa situazione non è da contabilizzare la fattura al cliente ma l’autofattura, ovvero il documento su cui sono riportare le commissioni.

Ma Benedetti sottolinea anche che è la stessa Agenzia delle Entrate ad informare su uno degli aspetti principali su cui concentrano i controlli: “in particolare - afferma Benedetti -, l’attenzione del Fisco in caso di verifiche si concentra sulla corretta allocazione dei ricavi Ue ed extra-Ue.

Il direttore responsabile di TTG Italia Remo Vangelista ha invece raccontato alla platea dei commercialisti la situazione attuale del turismo. “C’e stata una forte riduzione dei punti vendita e il turnover delle agenzie di viaggi è alto - spiega Vangelista -. Ma c’è lo stesso chi cerca di restare sul mercato. TTG Italia ha avviato l’iniziativa ‘Agenti segreti’ proprio per andare a cercare i dettaglianti che cercano di innovare”. Il direttore della testata ha inoltre ricordato i casi recenti di scontro tra distribuzione e fornitori: dall’Iva sulle commissioni dei tour operator al taglio delle remunerazioni da parte di Lufthansa e Iag.

Al convegno ha preso parte anche Pierluigi Fiorentino, segretario generale Fiavet. Il quale, tra gli altri argomenti, ha richiamato l’attenzione sul regime 74-ter in caso di vendite b2b; un sistema che non rende possibile detrarre l’Iva per chi, ad esempio, organizza congressi. “Dal 2002 - ha affermato Fiorentino - chiediamo che si possa 'uscire' dal regime 74ter (e quindi esporre l'Iva in fattura) solo per le vendite b2b in cui il soggetto che compra non lo fa per rivendere al cliente finale”.

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