Burgio provaa ridisegnare Alpitour

I progetti incoming che iniziano a prendere forma, con due nuovi ingressi sotto le insegne di VOIhotels.

E poi l’exploit della Spagna e la crescita dei Caraibi: Gabriele Burgio, presidente e ad di Alpitour, traccia un bilancio del Gruppo a ridosso della stagione calda.

I numeri sono dalla sua parte, malgrado la Grecia sia un po’ in ritardo: luglio è positivo, agosto ancora di più e soprattutto la Spagna, spinta dalla Canarie, sta attualmente performando oltre le aspettative con una proiezione positiva anche per il 2017. Senza contare i Caraibi, trainati da Cuba, che rispondono a un bacino d’utenza sul quale l'attenzione rimane altissima, anche grazie a partnership ormai consolidate, come quella che lega Viaggidea a Sandals.

Ma prima di tutto cresce l’alberghiero, comparto strategico sul quale Alpitour sta investendo risorse ed energie. “Il fatturato degli hotel quest'anno è aumentato del 20 per cento – sottolinea Burgio –, segnando un incremento degli ospiti esteri”.

L’ingresso di due strutture a Taormina sotto il brand VOIhotels è l'esempio lampante della volontà di fare sempre più presa su una clientela di fascia alta oltre che straniera.

Un interesse per l’incoming sul quale Burgio insiste e sul quale anche le diverse divisioni del gruppo stanno lavorando. Lo conferma Andrea Moscardini, direttore commerciale tour operator Francorosso: “Stiamo giocando la nostra partita anche sull'incoming: abbiamo aperto a nuove destinazioni, frequenze e formule di volato, non possiamo rimanere gli stessi di prima”. 

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