Fondo di garanzia: come cambia il rapporto tra t.o. e agenzie

Di tutti gli aspetti del Fondo di garanzia sviscerati nell'ultimo mese ce n'è uno del quale ancora poco si parla, ma che potrebbe impattare in modo decisivo sulla travel industry: l'abrogazione del vecchio fondo nazionale cambierà il rapporto tra t.o. e adv?

Di sicuro, spiega Gian Paolo Vairo, a.d. di Welcome Travel, "può diventare uno strumento di marketing per le adv". Prima o poi "i punti vendita avranno a disposizione delle vetrofanie per sottolineare ai clienti di essere in regola e con le spalle coperte". Anzi, aggiunge il manager, "il trade responsabilizzerà se stesso: le adv venderanno solo pacchetti di t.o. coperti da un fondo e gli operatori chiederanno alle agenzie se e in che modo sono coperte".

La questione del controllo
Perché dovrebbe succedere tutto questo? La questione di base è insieme nuova e antica: il compito di controllare che tutti gli attori del turismo dal primo luglio si siano dotati di uno strumento a tutela dei clienti in caso di fallimento o insolvenza è stata demandata alle Regioni, nessuna delle quali ha ancora annunciato in che modo controllerà e quali saranno le conseguenze per chi non sarà in regola. Un fattore che, come nella migliore tradizione italiana, potrebbe incentivare qualcuno a prendersela comoda, evitando di pagare per aderire a un fondo o stipulare una polizza assicurativa.

Eppure, sottolinea Vairo, "essere coperti è un obbligo di legge: immaginiamo cosa succederebbe se quest'estate capitasse il classico caso di fallimento con i clienti lasciati a piedi e l'opinione pubblica, con i movimenti dei consumatori in testa, si rendesse conto che sul mercato c'è qualcuno a norma e qualcun altro no".

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