Sicurezza e vacanzeCosì cambiano i viaggi

La sentenza, alla fine, è arrivata dai turisti stessi. E non ha guardato in faccia nessuno. Il giudizio dell’estate, in poche parole, si potrebbe riassumere così: per quanto importante sia una destinazione, dovrà sempre fare i conti con le notizie di cronaca, capaci di spostare flussi e modificare le abitudini di vacanza.

A parlare, in chiusura di stagione, sono le cifre degli arrivi e delle prenotazioni aeree. I numeri presentati da bbc.com non affermano nulla che gli addetti ai lavori del settore turistico non avessero già previsto, ma danno un’esatta dimensione del fenomeno.

Il reportage (che riporta i dati dell’istituto di ricerca specializzato nel turismo Forward Keys) parla di un calo del 52 per cento per la Turchia per quanto riguarda le prenotazioni tra settembre e dicembre. E, nello stesso periodo, per la Francia si attende un calo del 20 per cento. Difficile non mettere in relazione i dati con le rispettive vicende delle due destinazioni.

Su chi stia beneficiando di questa situazione, ovviamente, non c’è molto da discutere: l’articolo parla, ovviamente, di Spagna e Italia, aggiungendo il Portogallo. Parlando di numeri, l’offerta di posti tra Inghilterra e Spagna è aumentata del 19 per cento anno su anno (nei primi sette mesi).

La sicurezza è stato uno dei temi centrali degli scorsi mesi. Probabilmente lo sarà ancora, vista anche la posta in gioco e la possibilità di spostare flussi e, dunque, fatturati.

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