Valtur rivede l’offertaTutti i progetti in campo

Passare da 24 a 15 strutture, ma innalzare la redditività: è questa l’impronta strategica della Valtur nell’era Bonomi. Ora si parte con una revisione del perimetro e un piano ben chiaro: concentrarsi sul prodotto (e sui mercati di riferimento) in grado di innalzare gli utili.

Secondo quanto pubblicato oggi da Il Sole 24 Ore, la strategia di Carlo Gagliardi, nominato presidente del tour operator dopo il passaggio di mano alla Investindustrial di Andrea Bonomi. Una manovra che vuole arrivare all’obiettivo finale, ovvero l’incremento della redditività, attaccando su più fronti. Il primo, appunto, è la revisione dell’offerta immessa sul mercato. In base a quanto pubblicato dal quotidiano finanziario, ovviamente non saranno toccati i villaggi più significativi di Valtur. Strutture con il Garden in Toscana, Ostuni, Capo Rizzuto, Simeri e Favignana continueranno a comparire nei cataloghi del villaggista. All’elenco va probabilmente aggiunto anche il Tanka Village, su cui Valtur aveva messo le mani pochi mesi fa dopo una seratissima gara con competitor italiani e non solo.
Gli altri piani: estero e stagionalità
Ma i ritocchi al perimetro di offerta non sono l’unico intervento. Nei piani ci sarebbe anche la scelta di guardare di più ai mercati esteri, con la creazione di una piattaforma turistica incoming, e un ampliamento della stagionalità (da estendere tra aprile e ottobre). Due discorsi che vanno di pari passo, visto che i bacini stranieri garantiscono in genere un periodo di attività più esteso rispetto al classico picco di agosto della clientela italiana. Al fianco di tutto ciò, anche un impegno per intercettare la fascia più alta dei turisti.

Sul fronte degli investimenti, Il Sole 24 Ore parla di impegni per 200 milioni di euro in tre anni.

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