Somewhere festeggia i 20 anni con il nuovo tour 'Torino Noir'

Pagine di cronaca nera nascoste nelle pieghe più recondite di Torino, vicende di streghe, eretici e confraternite che spuntano dagli archivi storici, e ancora la peste del 1630 e gli uomini eroici che, in quei tragici giorni, hanno cercato di organizzare una comunità allo sbando.

Sono questi gli ingredienti di ‘Torino Noir’, il nuovo prodotto con cui l’operatore Somewhere Tours & Events festeggia i suoi 20 anni di attività. “Quando siamo nati, nel 1997, l’idea di portare turisti in una città industriale come la nostra sembrava una pura follia – racconta Laura Audi (nella foto), una delle fondatrici del t.o. insieme a Nicoletta Ambrogio -. Noi, però, credevamo fortemente che ci fosse altro da offrire, oltre alla Fiat, e che il capoluogo piemontese meritasse qualcosa di più di uno sguardo distratto. Siamo quindi partiti dalla forte tradizione cittadina di magia ed esoterismo e abbiamo dato vita alle prime due idee: la Torino Magica e la Torino Sotterranea”.

Itinerari notturni che, a distanza di due decenni, sono ormai diventati iconici della città, quasi un simbolo della sua offerta turistica. “Nel 2016 – sottolinea Audi – solo su Torino Magica abbiamo trasportato 25mila persone, mentre il secondo tour ne ha attirate 15mila”.

Un viaggio nella storia
Sulla scia di questo successo nasce l’idea di un altro tour a tema, quello appunto che ha preso il via il 20 gennaio, con i primi gruppi accompagnati. Torino Noir è un viaggio a piedi nella storia, tra le testimonianze dei periodi più cupi della vita cittadina. Prima tappa è la salita alla torre campanaria del Duomo del 1420, normalmente chiusa al pubblico di notte, così come lo è la Chiesa della Misericordia, altra sosta dell’itinerario, sede dell’arciconfraternita omonima che opera senza interruzione dal 1578 per alleviare le pene dei condannati a morte.

Alla scoperta della città nascosta
“La curiosità di conoscere i più famosi episodi noir – spiega Audi – si aggancia alla possibilità di vedere luoghi normalmente inaccessibili e per i quali noi abbiamo avuto un permesso speciale da parte del Comune”. Tra gli altri il cortile del Municipio, da cui si vedono le finestre degli alloggi del sindaco Francesco Bellezia, l’eroe che si oppose alla violenza della peste cercando di far fronte all’anarchia della città, e i sotterranei del Palazzo della Corte d’appello, dove venivano rinchiusi in condizioni disperate i detenuti in attesa di giudizio.

“Per ora Torino Noir è programmata ogni venerdì – dice Audi –, mente la Magica parte tre volte la settimana e la Sotterranea due, con diversi gruppi a serata. I nostri principali mercati italiani, oltre ovviamente al torinese, sono quello romano, veneto e siciliano, mentre dall’estero abbiamo un ottimo riscontro dal bacino inglese, seguito da quello statunitense e dal tedesco”.

Stefania Galvan

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