Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ci sono i barometri, le ricerche di mercato, le previsioni. E poi, c’è tutto quello che non si può prevedere. Come il fatto che la nazionale islandese arrivi a giocare i quarti di finale degli Europei di calcio. Ed è anche questo che guida i flussi turistici. A dirlo sono i numeri della Commissione Europea del turismo, ripresi da quotidiendutourisme.com. Scorrendo l’elenco delle destinazioni del Vecchio Continente a segno più e quelle a segno meno, emerge immediatamente un dato fondamentale: l’andamento è stato in buona parte influenzato dai fatti di cronaca dell’anno.
Il dettaglio delle destinazioni
Ad esempio, il caso dell’Islanda. La piccola isola del Nord Europa ha conquistato la vetta del podio delle mete con il maggior tasso di crescita, con un +40%. E tutto questo nell’anno in cui la nazionale di calcio islandese ha conquistato le colonne delle cronache grazie all’exploit durante la coppa Uefa. Sul fronte opposto, le mete che registrano i cali maggiori sono la Turchia, con un -31%, mentre il Belgio ha segnato un -14%: due destinazioni colpite da attentati in aeroporto.
Sul fronte degli arrivi da fuori Europa, invece, è da sottolineare il dato relativo agli Stati Uniti: i turisti a stelle e strisce, infatti, sono aumentati dell’8%. Per quanto riguarda un altro bacino importante, ovvero quello cinese, gli arrivi sono invece aumentati del 2%, la stessa percentuale di incremento registrata dal totale degli arrivi in Europa nel 2016 rispetto al 2015.
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