Mangia, Aeroviaggi:‘A giugno apro Pollina ma nel futuro guardo a Puglia e Toscana’

“Non è perché è nostro, ma davvero sarà uno dei posti più belli del mondo”. Così Antonio Mangia racconta il Pollina Resort, il fiore all’occhiello della programmazione estiva di Aeroviaggi, mentre nel villaggio fervono i lavori che porteranno all’apertura ufficiale il prossimo 9 giugno.

L’investimento per il restyling della struttura, dice l’operatore, è di circa 15 milioni di euro, ma la stima è che l’acquisizione, che rientra in una più ampia strategia del Gruppo, che prevede il rafforzamento in Sicilia e Sardegna, comporterà un incremento del fatturato 2017 pari a circa 8 milioni. “Avrà 345 camere e stiamo lavorando su sistemazioni flessibili, in grado di ospitare anche famiglie di 5 persone - racconta Mangia, molto soddisfatto della performance di questo prima estate -. Il Pollina è già tutto venduto fino al 6 di ottobre; meglio di così non potevo augurarmi”.

I risultati 2016
La stagione 2017, quindi, parte con il botto, ma anche la chiusura del 2016 ha soddisfatto l’operatore, che ha approvato il bilancio preconsuntivo con ricavi consolidati stimati per 85,8 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 2015. L’Ebitda è pari a circa 7,6 milioni di euro, in crescita del 35,7% rispetto ai 5,6 milioni del 2015. Le presenze complessive 2016 sono state pari a 820mila, a fronte delle 728mila del 2015, con un incremento del 12,6%. “Abbiamo fatto acquisizioni che hanno ampliato il perimetro, sia in Sardegna che in Sicilia, che, in un periodo come questo, in cui molte destinazioni sono purtroppo chiuse, hanno avuto un forte successo” commenta Mangia.

Non solo Pollina: il futuro
Ma Aeroviaggi non si ferma al Pollina. “Abbiamo lavori in corso anche al Cala Blu in Sardegna per 5 milioni di euro – dice il presidente – con una ristrutturazione che rinnoverà la struttura e la porterà a 200 camere”. E poi c’è il futuro: “Il mio sogno sono la Puglia e la Toscana – dice Mangia – ma devo trovare le strutture giuste”. Sempre in Italia, per ottimizzare le economie di scala: “Al momento ho catene charter su 3 aeroporti, Palermo, Catania e Olbia – spiega -. Perché il sistema funzioni, possono aprire un altro scalo, al massimo due, ma non di più, almeno al momento: così, mi sto guardando intorno in Italia per trovare alberghi che mi interessino".

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