Alitalia, voucher, FlixBus: manovrina tra conferme e colpi di scena

La manovrina si avvicina al voto finale. Dopo la fiducia incassata ieri alla Camera, come riporta agi.it, oggi il provvedimento attende il voto finale di Montecitorio per passare poi al Senato e diventare legge. Con diverse novità per quanto riguarda il mondo del turismo: alcune di queste, come Alitalia e Airbnb, già annunciate e altre, ad esempio FlixBus, vere e proprie docce fredde. Senza dimenticare tutta la questione legata ai voucher, che tocca da vicino diverse aziende che lavorano nel settore.

1 - Alitalia
Il famoso prestito ponte ad Alitalia entra nella manovrina, confermando il già annunciato importo da 600 milioni di euro, che servirà per confermare l’operatività del vettore e soprattutto dei voli.

2 - Airbnb
Confermato anche l’impianto della cosiddetta ‘tassa Airbnb’, ovvero la misura volta a riscuotere le imposte per gli affitti brevi. Nonostante il parere contrario del portale di acquisti, il testo del provvedimento introduce la cedolare secca del 21% e trasforma i portali di prenotazione (anche quelli internazionali) in sostituto d’imposta.

3 - FlixBus
Questo è stato il vero colpo di scena. La norma 'anti FlixBus' inserita nel milleproroghe, poi cancellata, torna ora nel testo in via di approvazione: e potrebbe decretare lo stop dei bus verdi. La manovrina si trova così a riprendere gli stessi vincoli previsti nella prima formulazione: in sostanza, la norma prevede la fornitura dei servizi bus interregionali solo da parte di operatori economici la cui attività principale sia il trasporto passeggeri su strada. Tutti gli altri (come ad esempio FlixBus, che opera come piattaforma appoggiandosi a fornitori locali) potrebbero  doversi fermare a partire dal prossimo ottobre. Dopo questa data, in assenza di provvedimenti contrari, i bus verdi saranno fuori legge.

4 - Voucher
In realtà, si chiamerà ‘Contratto di prestazione occasionale per le imprese’ e andrà a sostituire i vecchi buoni lavoro, aboliti pochi mesi fa. Molto stringenti i termini: questa tipologia di contratto, infatti, potrà essere utilizzata solo dalle aziende con non più di 5 dipendenti, con un tetto massimo di 5mila euro l’anno (e 2.500 per singolo lavoratore). Compenso minimo orario: 9 euro; limite massimo di ore continuative giornaliere retribuibili con questo sistema:

5 - Direttori dei Musei
Alla manovrina spetta anche il compito di porre fine alla querelle tra il titolare del Mibact Dario Franceschini e il Tar del Lazio, che aveva stoppato alcuni dei nuovi direttori nominati dal ministero. Una apposita norma, infatti, supererebbe le obiezioni del Tribunale amministrativo.

6 - Addio agli studi di settore
Il testo sancisce il passaggio dai vecchi studi di settore agli indicatori di compliance.

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